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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2013 alle ore 19:30.
L'ultima modifica è del 18 ottobre 2013 alle ore 10:20.

WASHINGTON - «L'Italia sta andando nella giusta direzione con le riforme». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante le dichiarazioni al termine dei colloqui bilaterali nello studio ovale della Casa Bianca con il premier Enrico Letta. Il presidente del Consiglio ha replicato commentando l'accordo raggiunto negli Stati Uniti sul tetto del debito, che secondo Letta stabilizza i tassi di interesse ad un livello basso, un fatto positivo anche per l'Italia.
«Non potrei essere più impressionato dalla sua integrità e leadership», ha aggiunto Obamarivolgendosi a Letta. Il presidente degli Stati Uniti ha anche aggiunto: le truppe italiane sono state «straordinarie» per contribuire a rendere l'Afghanistan più sicuro.
E ricordando in particolare il ruolo avuto da Roma in Libia, Siria e contro il terrorismo ha definito l'Italia «un partner eccezionale». Anzi, ha reso noto la Casa Bianca a margine dell'incontro, assieme a Stati Uniti, Regno Unito e Turchia, l'Italia svolge un ruolo di guida nell'assistenza alla Libia nei suoi sforzi di recupero della sicurezza e di ricostruzione delle sue istituzioni.Letta ha manifestato a Obama le preoccupazioni italiane sul Mediterraneo che, ha detto, «non può più essere un mare di morte ma di vita» per le tragedie dei migranti che necessitano risposte da parte di tutta l'Europa.
Il premier italiano ha poi analizzato l'evoluzione della crisi: «I tassi di interesse ieri in Italia hanno toccato il livello minimo da due anni: è un importante traguardo, dobbiamo continuare su questa strada». E ancora: «Sarà una legislatura per la crescita, a partire dalla creazione di posti di lavoro per i giovani». E a proposito di crisi europea Obama ha sottolineato il «grandissimo interesse» degli Stati Uniti «a coordinare le nostre politiche per un'agenda improntata su una forte crescita».
Il presidente del Consiglio ha invitato Obama in Toscana: «So che il primo ministro è di Pisa, sono felice dell'invito e credo che lo saranno tutti nella mia famiglia. So che potremo gustare una cucina buonissima», ha detto l'inquilino della Casa Bianca.
«Non so esattamente quando riuscirò a organizzare il viaggio ma Michelle e io siamo già stati in Toscana e dunque lei non dovrà certo insistere per visitare Firenze, Pisa e Siena». Obama ha chiuso sottolineando che l'amicizia con l'Italia non è soltanto un'amicizia tra partner ma che ci sono radici comuni «grazie al contributo che generazioni di italo-americani hanno dato alla costruzione del nostro Paese come lo conosciamo oggi».
Letta ha varcato il portone della West Wing della Casa Bianca insieme all'ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisognero alle 11,28 (le 17 e 28 ora italiana). Il premier è stato accolto da una funzionaria del cerimoniale della Casa Bianca mentre il presidente americano aveva da pochi minuti finito di parlare alla nazione dalla dining room della Casa Bianca a seguito dell'accordo alla Camera della notte scorsa che ha evitato il default americano.
I colloqui tra Letta e Obama si sono svolti nello studio ovale, presenti anche il segretario di Stato Usa, John Kerry e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Susan Rice. Dopo i colloqui e le dichiarazioni congiunte per la stampa è prevista , a seguire, una colazione di lavoro (l'ultima offerta da un presidente Usa a un premier italiano risale a Bush padre) alla quale prenderanno parte il vicepresidente Joe Biden e il consigliere per la Sicurezza Rice.
Molti i temi su tappeto, dal negoziato per l'area di libero scambio Usa Ue alle misure di stimolo a crescita e occupazione alle crisi internazionali a cominciare da Siria, Iran e Libia, Paese quest'ultimo per il quale l'amministrazione Usa chiede un maggior ruolo politico dell'Italia.
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