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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2013 alle ore 07:25.
L'ultima modifica è del 23 ottobre 2013 alle ore 12:59.

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(Afp)(Afp)

La Francia ha convocato «immediatamente» l'ambasciatore Usa a Parigi per chiedere spiegazioni sulla registrazione di 70 milioni di telefonate su utenze francesi da parte della National Security Agency americana, di cui ha dato notizia Le Monde. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, arrivando a una riunione con i colleghi dell'Ue a Lussemburgo. Fabius ha spiegato che l'ambasciatore Charles Rivkin si presenterà «questa mattina stessa» al Quai d'Orsay. Per Fabius «è assolutamente inaccettabile questa pratica fra alleati che minaccia le vite private». «Avevamo già protestato a giugno, quando si è saputo delle intercettazioni», ha ricordato il ministro degli Esteri, «ma è evidente che occorre fare di più», in particolare «accertarsi che non si ripetano più».

Lo scoop del «Le Monde»
E' lo stesso Le Monde a fornire i dettagli dell'operazione, citando documenti dell'ormai celebre «talpa» dell'Nsa Edward Snowden. Su un periodo di 30 giorni, dal 10 dicembre 2012 all'8 gennaio 2013, 70,3 milioni di registrazioni di telefonate francesi sono state eseguiti dalla Nsa, precisa il sito web Lemonde.fr. «Il futuro spiegherà forse, un giorno, perché Parigi è rimasta così discreta, rispetto a Berlino o Rio, dopo le rivelazioni sui programmi di spionaggio elettronico americano nel mondo. Perché la Francia è stata altrettanto coinvolta e dispone oggi di prove tangibili del fatto che i suoi interessi sono quotidianamente presi di mira», si legge nell'articolo co-firmato dal giornalista di Le Monde Jacques Follorou e da Glenn Greenwald, l'ex columnist del Guardian che per primo ha pubblicato le rivelazioni di Edward Snowden.

La Nsa, sottolinea il sito di Le Monde, «dispone di diversi modi di raccolta. Quando certi numeri di telefono vengono usati in Francia, questi attivano un segnale che fa scattare automaticamente la registrazione di alcune conversazioni. Questa sorveglianza recupera anche gli sms e il loro contenuto in base a parole-chiave». I documenti in possesso del quotidiano francese «forniscono sufficienti spiegazioni da far pensare che gli obiettivi della Nsa riguardano sia persone sospettate di legami con il terrorismo che individui presi di mira per la loro semplice appartenenza al mondo degli affari, della politica o dell'amministrazione francese».

Ayrault e Valls: «sconcertante, subito spiegazioni»
Il premier francese, Jean-Marc Ayrault, nel corso di una visita in Danimarca, si è detto "scioccato" per le attività di spionaggio degli Usa in Francia e ha chiesto a Washington "risposte chiare su queste pratiche". Una seconda reazione arriva dal ministro degli Interni, Manuel Valls. Intervistato ai microfoni di Radio Europe1, Valls ha definito «scioccante» la massiccia operazione dei servizi segreti americani. Le registrazioni, ha sottolineato Valls,«richiederanno delle spiegazioni».

E il Messico chiede spiegazioni a usa per spionaggio email presidente
Lo scandalo si infiamma anche in centro America. Il Messico ha chiesto spiegazioni a Washington sulle presunte attività di spionaggio contro l'ex presidente Felipe Calderon, denunciate dal settimanale tedesco Der Spiegel. «Il governo messicano ribadisce la propria ferma condanna della violazione della privacy delle comunicazioni istituzionali e dei cittadini messicani - si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri - queste pratiche sono inaccettabili, illegittime e contrarie alla legge messicana e al diritto internazionale». Secondo Der Spiegel, l'Nsa avrebbe avuto accesso all'email presidenziale nel maggio 2010, riuscendo così a visionare le comunicazioni di Calderon.

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