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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2013 alle ore 14:36.
L'ultima modifica è del 21 ottobre 2013 alle ore 15:53.

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«L'Agenda digitale è la riforma dello Stato e dobbiamo cominciare a intenderla sempre piu così». Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, intervenendo al Digital Agenda Annual Forum organizzato da Confindustria. Il premier ha ricordato che «l'Italia è un Paese in ritardo strutturale nell'ambito dell'agenda digitale» e che occorre un cambio culturale e di mentalità perché «dobbiamo spiegare quanti posti di lavoro si riescono a creare con le nuove tecnologie e con l'innovazione, perché il Paese diventi più competitivo». Per questo al prossimo Consiglio Ue del 24-25 ottobre «l'italia si batterà per approdare subito al mercato unico europeo delle telecomunicazioni», perché «essere 28 mercati nazionali rende più complessa la nostra capacità di essere competitivi».

Parisi (Confindustria digitale): serve un «Digital compact» vincolante
Al Forum il presidente di Confindustria Digitale, Stefano Parisi, in vista del Consiglio europeo ha lanciato un appello per un «digital compact» per l'attuazione dell'Agenda digitale europea «che renda fattibili le politiche di sviluppo». «Gli stati membri - ha detto - hanno una grande opportunità al prossimo Consiglio Europeo del 24 e 25 ottobre dedicato all'internet economy. Trasformare gli obiettivi dell'Agenda digitale in un 'digital compact', un impegno vincolante per tutti i Paesi Ue». Un obiettivo per il quale «chiediamo di usare la stessa determinazione posta nell'inseguire il risanamento dei bilanci pubblici». Solo con un'azione forte, con un patto vincolante, ha aggiunto ancora Parisi, potremo «spezzare le resistenze delle pubbliche amministrazioni» sull'attuazione dell'Agenda digitale.

Catricalà: partito dei nemici della digitalizzazione forte e diffuso
Una proposta, quella di Parisi, condivisa dal viceministro dello Sviluppo economico, Antonio Catricalà per il quale «avere ulteriori vincoli esterni per indurci a fare bene e a fare presto può solamente aiutarci». La priorità è combattere i "digital evaders", ossia i «nemici della digitalizzazione», un partito «abbastanza forte e diffuso». E per farlo serve una vera e propria «rivoluzione», perché «cambierà talmente e così velocemente il costume della nostra vita che cadranno tantissime rendite e posizioni di privilegio». In un colloquio margine dell'Italia Digital Agenda Forum, la Vicepresidente della Commisione Europea Neelie Kroes per discutere degli obbiettivi dell'Agenda digitale europea e del completamento del mercato unico digitale europeo. Nel corso del colloquio, a margine del Forum, con la vice-presidente della Commissione europea e Commissario all'Agenda Digitale, Neelie Kroes, Catricalà ha rinnovato l'impegno dell'Italia per il raggiungimento degli obbiettivi perseguiti dalla regolamentazione proposta dalla Commissione europea in tema di mercato unico digitale.

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