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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2013 alle ore 12:20.

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Settimana decisiva per il decreto Carrozza. La commissione Cultura della Camera punta a licenziarlo entro la fine di questa settimana, per farlo approdare in Aula a Montecitorio lunedì o martedì prossimi. Ma sul provvedimento pesano diverse questioni, a partire dal valzer delle coperture che potrebbero mettere a rischio l'intero articolato che a regime vale circa 470 milioni di euro (deve ancora arrivare il parere della commissione Bilancio).

I nodi politici
Ci sono però anche nodi politici. In particolare, due. Sulle eventuali modifiche del cosiddetto bonus maturità (ieri in commissione c'è stata tensione tra il relatore al dl 104 Giancarlo Galan, che punta a una robusta revisione, e il Governo, che invece frena). Sono poi stati accantonati gli emendamenti sull'alternanza scuola-lavoro e sul potenziamento dell'apprendistato nella scuola, negli Its e nell'università. Con alcune contraddizioni però. A quanto si apprende il ministero del Lavoro avrebbe dato l'ok agli emendamenti di Galan e del Pdl, firmati dalla responsabile nazionale scuola, Elena Centemero, volti a far conoscere il valore educativo e formativo dell'apprendistato. Mentre avrebbe dato parere negativo ad analoga proposta firmata dal Pd, in particolare dalla vice presidente della commissione Cultura, Manuela Ghizzoni, che propone di introdurre la possibilità per gli istituti scolastici di stipulare convenzioni con imprese per far svolgere agli studenti periodi di formazione presso le aziende sulla base di un contratto di apprendistato (in sostanza una sorta di "Erasmus in azienda").

Riunioni informali per trovare soluzioni
Ieri i lavori della commissione Cultura sono andati avanti fino a tarda serata; e oggi hanno già ripreso. C'è stato anche un lungo vertice (informale) tra Governo e partiti di maggioranza. Si punta a trovare una quadra, almeno agli scogli politici. Intanto, tra discussioni e accantonamenti, i lavori della commissione Cultura sono andati avanti (la seduta di ieri sera è arrivata all'esame dell'articolo 22 - in tutto il provvedimento è composto da 28 articoli). Sul provvedimento erano piovuti oltre 550 emendamenti, poi scremati. Un numero comunque elevato, che sta facendo correre i lavori della commissione. Si punta a far presto, visto che il decreto Carrozza dovrà poi passare al Senato (e qui troverà anche il ddl Stabilità), ed essere convertito in legge entro l'11 novembre, a pena di decadenza.

Gli emendamenti approvati
Per ora sono stati approvati un'ottantina di emendamenti. Molti, piccole limature al testo o semplici precisazioni. Ma c'è anche qualche novità, e qualcuna di rilievo. All'articolo 8 dedicato ai percorsi di orientamento dei ragazzi è approvato un emendamento Pd (firmato tra gli altri da Maria Coscia) che anticipa l'attività di orientamento all'ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado (scuole medie), oltre agli ultimi due anni delle superiori. È stato approvato anche un emendamento Pdl (prima firmataria Elena Centemero) all'articolo 16 del dl Carrozza che apre alla formazione in azienda dei docenti impegnati nelle attività di alternanza scuola-lavoro al fine di promuovere lo sviluppo professionale specifico dei docenti coinvolti, attraverso l'apprendimento degli strumenti tecnico-laboratoriali più avanzati. Via libera, poi, a un emendamento di Scelta Civica, firmato dalla responsabile scuola Milena Santerini, all'articolo 4 del provvedimento sul divieto di fumo esteso anche alle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie. Si specifica che il personale incaricato dal preside di far rispettare questo divieto «non possono rifiutare l'incarico se non per documentata incompatibilità».

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