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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2013 alle ore 12:26.
L'ultima modifica è del 24 ottobre 2013 alle ore 21:14.

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«Lo spionaggio fra alleati è inaccettabile». Lo ha dichiarato il Cancelliere tedesco Angela Merkel, commentando le rivelazioni sullo scandalo "Datagate", al suo arrivo a Bruxelles per partecipare al Consiglio Europeo.
E il presidente del Consiglio Enrico Letta, sulle rivelazioni secondo cui la Nsa avrebbe spiato anche il governo italiano, ha affermato: «dobbiamo fare tutte le verifiche e vogliamo tutta la verità, non è minimamente concepibile e accettabile che ci sia una attività di spionaggio di questo tipo». «La protezione dei dati dei cittadini e delle istituzioni europee dovrà entrare in questo Consiglio», ha detto Letta arrivando a Bruxelles. Rispondendo ad una domanda sul Datagate, Letta ha ricordato che sul tema ieri ha parlato con il segretario Usa Kerry, chiedendo chiarimenti. Ma il tema della protezione dei dati personali deve essere affrontato anche «al livello Ue mentre parliamo di digitalizzazione».

Lo scandalo dello spionaggio della National Security Agency americana, dunque, assume proporzioni sempre più vaste e coinvolge anche l'Italia. Ma non è finita. Il Guardian rivela che ad essere finiti sotto il controllo dello spionaggio statunitense sono 35 leader mondiali, citando un memo riservato proveniente dall'archivio della talpa Edward Snowden, nel quale non sono però specificati i nomi dei leader.

Al vertice europeo ancora in corso a Bruxelles (che deve affrontare questioni legate all'agenda digitale e al futuro dell'unione economica e monetaria), oggi ha tenuto banco il caso Datagate. Sotto accusa l 'attività di spionaggio dell'Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti (Nsa). Tra le dichiarazioni spicca quella del presidente del parlamento europeo, Martin Schulz, secondo il quale i servizi segreti americani «sono fuori controllo». Alla Cnbc, Shulz ha detto di aver chiesto conto all' ambasciatore americano alla Ue dello scandalo Nsa e di non aver avuto risposta: segno, a suo avviso, che al governo di Washington è sfuggito il controllo delle agenzie di intelligence. «Penso che dobbiamo interrompere i negoziati sull'accordo commerciale con gli Stati Uniti e riflettere», ha anche detto Schulz, a proposito dell'attività di spionaggio che vede coinvolta l'Agenzia nazionale di sicurezza statunitense.

Fra stupore e ufficiale indignazione, dopo Parigi, oggi è stato il giorno della protesta del governo di Berlino contro l'America e il programma di sorveglianza elettronica NSA svelato da Gleen Greenwald grazie alla spia Edward Snowden ora rifugiato in Russia. Motivo le ultime rivelazioni, iniziate nel giugno scorso: gli Stati Uniti spiano tutti gli alleati: Francia, Germania e perfino il telefonino della cancelliera Angela Merkel. Che avrà un incontro bilaterale a Bruxelles con il presidente francese, Francois Hollande, proprio sugli sviluppi dello scandalo, riporta l'agenzia France Presse citando fonti francesi che poi precisano: «Questo incontro bilaterale voluto da Merkel non è stato organizzato a questo scopo, ma è evidente che ne parleranno per coordinare la loro reazione».

Intanto il governo tedesco convoca l'ambasciatore americano John B. Emerson al ministero degli Esteri. «L'ambasciatore è stato convocato a un colloquio con il ministro degli Esteri Guido Westerwelle oggi pomeriggio», dice un portavoce. «Nell'occasione gli verrà illustrata chiaramente la posizione del governo federale», ha anche detto il portavoce a Wall Street Journal Deutschland. Westerwelle esporrà al diplomatico «la posizione del governo federale sulla vicenda».

A poco sono servite le smentite dello stesso Barack Obama sulle conversazioni telefoniche che la stessa Angela Merkel teme siano state intercettate dai servizi segreti statunitensi. Tutti ufficialmente irritati con Washington anche perché la Casa Bianca non smentisce che in passato gli 007 americani abbiano potuto ascoltare le sue telefonate. «Il presidente ha assicurato al cancelliere che gli Stati Uniti non stanno monitorando e non monitoreranno le comunicazioni del cancelliere», ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. Cioè le assicurazioni valgono per il presente e il futuro ma non per il passato.

«La Nsa porta avanti molte attività spionistiche anche sui governi europei, incluso quello italiano» disse il 17 giugno Gleen Greenwald, l'attivista, blogger, commentatore americano che custodisce i file della talpa di Prism Edward Snowden, a "l'Espresso" prima che esplodesse la tempesta diplomatica dei controlli sul cellulare della Merkel. Lo ha detto quattro mesi fa, e ovviamente quelle dichiarazioni tornano oggi di stretta attualità.

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