Governi spiati, stravolta l'agenda dei vertici Ue

Michel Barnier (Ap)

Il caso delle telefonate spiate dalla Nsa americana a cittadini francesi e dello stesso cellulare del cancelliere tedesco Angela Merkel "monitorato" dai servizi americani irrompe al Consiglio Ue che si aprirà nel pomeriggio a Bruxelles. Primo punto all'ordine del giorno l'agenda digitale "Quando è troppo è troppo" ha detto il commissario al mercato interno Michel Barnier.

La Merkel prenderà parte prima del vertice europeo alla colazione di lavoro del Ppe nel castello di Messe alle porte di Bruxelles. Insieme a lei rappresentanti dei popolari europei tra i quali il vicepresidente italiano Angelino Alfano. Nelle stesse ore il premier Letta partecipera' al prevertice del Pse insieme al presidente francese Francois Hollande. Merkel e Hollande si vedranno a quattr'occhi prima dell'apertura del Consiglio al palazzo Justus Lipsius per concordare una identica linea di condotta sulla questione Datagate. Non e' escluso che Merkel e Hollande ne parlino anche con il premier italiano Letta che e' stato l'ultimo capo di governo Ue ad avere affrontato la questione Datagate ieri con il segretario di Stato Usa John Kerry dopo avrene parlato una settimana fa con lo stesso presidente americano Barack Obama. La posizione Usa e' che la questione e' "under review" ossia in fase di revisione ma che occorre trovare un equilibrio tra privacy e lotta al terrorismo.

I 28 capi di stato e di governo Ue potrebbero continuare a discutere il caso di spionaggio anche durante la cena dedicata tuttavia ai meccanismi di vigilanza e all'unione bancaria dove resta la divisione tra chi come la Germania chiede di attivare strumenti nazionali per anche in sofferenza e chi come Italia e Francia solecitano meccanismi europei. Per venerdi mattina e' prevista la discussione sul rafforzamento delle frontiere esterne e la lotta ai trafficanti di esseri umani dopo la tragedia di Lampedusa. Una task force europea sta mettendo a punto misure strutturali che dovranno essere approvate dal Consiglio di dicembre ma fin d'ora c'e' accordo per rafforzare gli strumenti di Frontex, una cooperazione piu' stringente con i Paesi terzi e una lotta piu' incisiva al traffico di esseri umani.

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