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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2013 alle ore 13:28.
L'ultima modifica è del 25 ottobre 2013 alle ore 13:36.

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Correttivi alla legge Severino sulla corruzione, amnistia e indulto «soluzioni effimere e provvisorie» se non accompagnate da «ampi rimedi strutturali». No alle rappresentazioni della giustizia come «piegata a scopi politici, l'attacco scomposto alle sentenze», definite un «oltraggio» per le toghe ma anche un «grave pericolo per il sistema democratico». Sono alcuni dei passaggi più significativi dell'intervento del presidente Rodolfo Sabelli che al XXXI congresso dell'Anm (Associazione nazionale magistrati) a Roma, alla presenza del capo dello Stato, ha parlato di un clima che «avvelena» il Paese e ha prodotto riforme punitive e dannose. Un congresso nel quale è intervenuto anche il ministro Cancellieri che ha chiesto «interventi straordinari» per l'emergenza carceri e ha definito «un errore gli arroccamenti» sulla riforma della giustizia

No al clima di scontro
«Proseguono provocazioni e attacchi verbali, legati a singole vicende giudiziarie, accompagnati da campagne giornalistiche offensive e intimidatorie, in un cliché che evoca un pericoloso clima di scontro che la magistratura rifiuta» lamenta il leader dell'Anm, che traccia un bilancio degli ultimi anni. Polemiche, propaganda e «denigrazioni varie nei confronti della magistratura hanno avvelenato il clima dei rapporti istituzionali e la vita stessa del Paese». Sabelli non fa il nome di Silvio Berlusconi, ma le sue parole sembrano riferirsi alle polemiche seguite ai provvedimenti giudiziari che hanno riguardato il leader del Pdl, da ultimo quelle per il suo rinvio a giudizio a Napoli per la compravendita dei senatori all'epoca del governo Prodi. Mentre sulla responsabilità civile dei magistrati il presidente dell'Anm ha ricordato che il tema «viene spesso agitato» con lo «scopo di controllare o di condizionare l'esercizio della giurisdizione».

Correttivi alla legge Severino
All'indomani delle sentenza della Cassazione, Sabelli ha poi auspicato «opportuni correttivi» sulla legge Severino, «alla luce dei profili critici evidenziati dalle sue prime applicazioni e nella persistenza di gravi e diffusi fenomeni di corruzione».
La legge infatti, «ha dato risposta solo parziale» alle esigenze di riforma. «Più convincente nella prima parte, dedicata alle misure di contrasto preventivo in corso di concreta attuazione, rivela, nelle previsioni di carattere penale, la sua natura di faticoso compromesso». Per questo, ha chiosato il presidente dell'Anm bisogna ora rimettere mano ai reati previsti e alle relative sanzioni.

Cambiare prescrizione e falso in bilancio
Non solo: lo scontro ha condizionato «negativamente» le iniziative di riforma legislativa, ostacolando quelle necessarie e stimolando proposte «punitive» per i magistrati, «leggi ad personam» e riforme «dannose», come quella sulla prescrizione, per la quale si auspica una «radicale riforma». Alla politica Sabelli ha rimproverato anche di non aver «posto rimedio alla depenalizzazione di fatto» del falso in bilancio, come pure di non aver introdotto il reato di autoriciclaggio, «che ancora attende in Italia un'adeguata sanzione penale, in linea con gli standard internazionali».

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