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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2013 alle ore 20:20.
L'ultima modifica è del 26 ottobre 2013 alle ore 20:28.

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La cancelliera tedesca Angela Merkel fu spiata dalla Nsa dal 2002 e fino a poco prima del suo incontro con il presidente Usa Barack Obama nel giugno scorso: lo riferisce il settimanale tedesco Spiegel online.

Il cellulare di Angela Merkel era compreso dal 2002 nella lista dell'agenzia di intelligence americana Nsa. Dalla data in calce al tabulato si evince - scrive sempre lo Spiegel - che questo elenco era valido anche poche settimane prima della visita del presidente Obama a Berlino nel giugno 2013. Sul foglio il numero in questione è indicato come "GE Chancellor Merkel".

Dall'ambasciata americana nella capitale tedesca gli Usa spiavano, verosilmente, l'intero quartiere dove si trovano le sedi delle istituzioni tedesche. Oggi, lo Spiegel online aveva già rivelato un altro aspetto della vicenda. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama - secondo le informazioni raccolte dal settimanale Der Spiegel - avrebbe assicurato al cancelliere tedesco Angela Merkel, durante la conversazione telefonica di mercoledì scorso, di non aver mai saputo che il suo telefono cellulare era intercettato. Altrimenti avrebbe sicuramente bloccato l'operazione di spionaggio. Obama - riporta ancora Der Spiegel - si è poi scusato. Ufficialmente, all'indomani della burrascosa telefonata tra Berlino e Washington, era emerso soltanto che il presidente Usa aveva garantito a Merkel che il suo cellulare "non è e non sarà intercettato in futuro", senza però riferimenti al passato.

Il documento non chiarisce quale tipo di dati sia stato raccolto dagli americani, e se tutte le telefonate o solo alcune siano state ascoltate.

Non solo Hillary Clinton. Anche il New York Times oggi bacchetta Barack Obama per come ha gestito la vicenda degli abusi della Nsa.
In un editoriale non firmato dal titolo: "Lo spionaggio della Nsa e i danni provocati", il giornale progressista sottolinea come il presidente non sia riuscito a convincere totalmente i suoi alleati sul fatto che l'operato della Nsa sia stato sempre sotto un controllo adeguato. "I suoi sforzi, andati avanti per tutta la settimana, per assicurare Merkel Hollande - scrive il Nyt - sono sembrati incompleti, come le spiegazioni che l'amministrazione ha dato all'opinione pubblica americana circa l'eccessiva attività di controllo intero da parte dell'agenzia".
Il giornale ricorda come queste esitazioni abbiano minato la fiducia degli alleati e quindi la loro disponibilità a condividere informazioni nella lotta comune al terrorismo e ad altri nemici comuni. Inoltre, c'è anche il rischio molto serio che questa fase di crisi nei rapporti transatlantici possa compromettere i colloqui sull'importantissimo trattato di libero scambio Usa-Ue, il Ttip.

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