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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2013 alle ore 18:47.
L'ultima modifica è del 30 ottobre 2013 alle ore 23:24.

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Vladimir Putin è l'uomo più potente del mondo, secondo Forbes grazie alla gestione della crisi siriana e la maggior presa sul suo immenso paese. Il magazine americano, che ogni anno stila la classifica "The Most Powerful People in the World", quest'anno ha preferito «il leader autocratico di un'ex superpotenza al comandante in capo "paralizzato" del Paese predominante al mondo», ovvero Barack Obama, primo nel 2012.

Anche se l'editore di Forbes, Steve Forbes, è schierato a favore dei repubblicani (è stato candidato per l'Old Party per le primarie presidenziali nel 2000) il giudizio della redazione su Obama pare motivato oggettivamente dalle ultime disavventure del presidente americano in campo economico e di politica estera che da avversione idelogica.

Putin, secondo Forbes, appare più forte di prima poiché ha «rinsaldato il controllo sulla Russia» mentre Obama è ammaccato, è «un'anatra zoppa in anticipo», indebolito «dallo shutdown, la gestione della crisi siriana e lo scandalo delle intercettazioni della NSA».
«Chiunque abbia guardato la partita a scacchi di quest'anno su Siria e Nsa (l'agenzia di sicurezza nazionale al centro del caso spionaggio) ha un'idea chiara del cambiamento delle dinamiche di potere» ha scritto lapidaria Caroline Howard su Forbes. Insomma l'ennesimo siluro "Made in Usa" diretto ad Obama. Lo "zar" Putin, invece, ha guadagnato in leadership mentre il "commander in chief" Obama pare averla smarrita o quanto meno essere entrato in una fase di declino. Un giudizio alla fine abbastanza oggettivo.

I nuovi arrivi
In classifica, 17 capi di Stato, 27 amministratori delegati e dodici imprenditori. Tra i 13 nuovi arrivati rispetto allo scorso anno, risalta la figura di papa Francesco, al quarto posto; dopo la nomina a capo della Federal Reserve, entra in classifica anche Janet Yellen, ma solo per ora al 72esimo posto. Unico italiano è il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, collocato al nono posto. Lo scorso anno, Obama aveva preceduto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, e lo stesso Putin. Ma erano altri tempi e senza il logoramento al Congresso dei Tea Party.

Il presidente cinese, Xi Jinping, si colloca al terzo posto, mentre il cancelliere tedesco Angela Merkel è scesa al quinto. Alle sue spalle, l'intramontabile Bill Gates - fondatore di Microsoft - e Ben Bernanke, che sta per concludere il suo mandato come presidente della Fed, lasciando la "patata bollente" del tapering al suo successore.
Il re saudita Abdullah bin Abdul Aziz Al Saud e il Ceo di Wal-Mart, Michael Duke, sono rispettivamente all'ottavo e decimo posto.

Brasile e India
Tra gli altri potenti in classifica, spicca il secondo posto tra le donne di Dilma Rousseff, presidente del Brasile, al ventesimo posto, davanti a Sonia Gandhi, presidente del partito del Congresso indiano. Davanti a loro, il finanziere Warren Buffett e Jeff Bezos, Ceo di Amazon, al tredicesimo e quindicesimo posto; Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, è ventiquattresimo, Rupert Murdoch 33esimo, il dittatore nordcoreano Kim Jong-un 46esimo; Joseph Blatter, presidente della Fifa, 69esimo.

La lista è stata stilata dalle maggiori firme di Forbes, che hanno preso in considerazione centinaia di nomi prima di scegliere le 72 persone più potenti al mondo, in base all'influenza e alle risorse finanziarie. Come tutte le classifiche è opinabile ma contiene anche molte verità oggettive.

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