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Questo articolo è stato pubblicato il 01 novembre 2013 alle ore 15:45.
L'ultima modifica è del 02 novembre 2013 alle ore 16:14.

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Beppe Grillo torna ad attaccare Quirinale e palazzo Chigi, stavolta per il caso Cancellieri-Ligresti. «La Idem a causa dell'ICI non pagata ha dato le dimissioni in dieci giorni. La Cancellieri forse non le darà mai», pronostica dal suo blog il leader M5s. «Il motivo - spiega - è semplice. La Cancellieri fa parte di quel mondo composto da politici, banchieri, istituzioni, finanzieri, inestricabile come una foresta pietrificata». Nel post, che riporta l'integrale della mozione di sfiducia annunciata ieri, Grillo annota anche: «Nessun monito da parte di Napolitano per questo scandalo per l'ingerenza di un ministro su una detenzione (quella di Giulia Ligresti, ndr), avvenuta grazie a rapporti di lunga data con Ligresti. Non un fiato da Capitan Findus Letta. Hanno paura di essere travolti e credono che il silenzio li salverà, ma - avverte - sono già condannati». Intanto Il Movimento 5 stelle presenterà lunedì al Senato la mozione di sfiducia per il ministro.

Pd: fare chiarezza subito
Il Pd aveva detto «no alle strumentalizzazioni» ma anche «chiarezza in tempi rapidi». Danilo Leva, responsabile giustizia del Pd era torna così sul caso Cancellieri dopo le rivelazioni sul suo interessamento per le salute di Giulia Ligresti, (figlia di Salvatore Ligresti) a lungo in carcere per il coinvolgimento nell'inchiesta Fonsai prima della concessione dei domiciliari. «Il ministro riferisca in aula e poi, a seguito di quanto dirà, ciascun partito farà le sue valutazioni, il Pd farà le sue». E ancora: «bisogna fugare ogni dubbio che in Italia vi siano detenuti di seria A e di serie B». Nella lettera inviata ai presidenti delle Camere in cui si mette a disposizione per riferire sull'accaduto, il ministro aveva escluso qualsiasi interferenza con le decisioni degli organi giudiziari.

La difesa del Pdl
Schierato a difesa del ministro è invece il Pdl. «Il ministro Cancellieri non può certo essere criminalizzata per una telefonata da giustizialisti a corrente alternata che continuano a far danni di ogni tipo», scrive in una nota Fabrizio Cicchitto (Pdl), presidente della commissione Esteri della Camera. Mentre Daniela Santanchè rivolge un appello al ministro « a non dimettersi». Solidarietà a Cancellieri arriva dai senatori di Scelta Civica Gabriele Albertini e Luigi Marino.

Avvocati Oua: ministro censurabile
Severo il giudizio dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura (Oua) su quanto emerso nei verbali dell'inchiesta Fonsai. Per il presidente dell'Oua, Nicola Marino, quella della Cancellieri, «è una condotta gravissima, un ennesimo episodio di «mala politica» a tutela di una «potente». «Assistiamo - aggiunge - a una gestione opaca di una vicenda in cui un malinteso senso dell'amicizia porta a un interessamento che, seppur si dimostrasse lecito, è decisamente censurabile».

Fragni: Cancellieri corretta
Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti (protagonista della telefonata intercettata con Cancellieri), ascoltata il 20 agosto scorso dai magistrati come persona informata dei fatti, difende a tutto campo il ministro, amica di lunga data. Nel verbale Fragni definisce Cancellieri come «persona che conosco come assolutamente corretta e pulita, che non farebbe mai nulla controcorrente o, meglio, contrario ai suoi doveri istituzionali».

Medico legale: per Giulia Ligresti carcere è danno concreto a salute
Il medico legale che visitò Giulia Ligresti su incarico della procura di Torino, scrisse nella relazione che il 28 agosto portò il gip a concedere alla donna - in carcere dal 17 luglio - gli arresti domiciliari: «Ritengo che il caso della Ligresti presenti alcune peculiarità che rendono la condizione di salute tutt'altro che rassicurante, e che meritano una particolare attenzione costituendosi un concreto pericolo per la salute della donna». Il precario stato di salute di Giulia Ligresti durante la detenzione in carcere fu al centro di una segnalazione fatta poco dopo la metà di agosto dal ministro Cancellieri al Dap, sulla quale la Procura di Torino interrogò alcuni giorni dopo il Guardasigilli. Giulia Ligresti è tornata libera il 19 settembre scorso dopo aver patteggiato il 3 settembre una pena di due anni e otto mesi di reclusione, accusata di falso in bilancio aggravato e manipolazione del mercato.

Zanda beffato da "finta" Cancellieri: so hai agito per umanità
Intanto una finta Annamaria Cancellieri beffa il capogruppo Pd al Senato Luigi Zanda. Lo scherzo è della "Zanzara" su Radio 24. Il finto ministro chiama Zanda e lui risponde: «Te lo dico con franchezza: sono sicuro che sei intervenuta solo per la questione umana. E i giudici hanno preso provvedimenti senza tener conto di altri fattori che non siano la salute della Ligresti». Poi Zanda "consiglia" il finto ministro su come comportarsi davanti alle Camere: «In Parlamento devi spiegare la questione del trattamento preferenziale...per i rapporti con la famiglia Ligresti. Al di là delle tue intenzioni su cui non ho il minimo dubbio. Però quello dei rapporti è un dato oggettivo, non devi ometterlo». Come si comporterà il Pd, chiede ancora la finta Cancellieri?: «Sei la prima persona con cui ne parlo - dice Zanda - non lo so, non ho il polso della situazione». Posso anche dimettermi, insiste il finto ministro: «Non mi sembra che sia la questione. Comunque se apprendo qualcosa o posso aiutarti a prendere una decisione ti faccio sapere, ne riparliamo. Oggi è venerdì», è la replica.

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