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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2013 alle ore 19:31.
L'ultima modifica è del 05 novembre 2013 alle ore 09:56.

Non accetto strumentalizzazioni
«A me - ha sottolineato il ministro - interessa solo che la verità emerga, poi se la politica fa la sua strade la faccia, ma non strumentalizzando me». Operazioni politiche dietro mia vicenda? «Non sta a me dirlo però molti osservatori politici lo hanno detto con molta chiarezza», ha detto il ministro della Giustizia. «Non mi sono mai permessa di intervenire sui magistrati», ha detto il Guardasigilli Annamaria Cancellieri, durante la conferenza stampa a Strasburgo.

Mio figlio in questa vicenda non c'entra
«Non credo c'entri mio figlio in questa vicenda - ha sottolineato il Guardasigilli - quindi non so se farò un accenno domani nell'informativa in Aula. Ha 45 anni e ha un'età superiore a molti tra voi giornalisti che mi state intervistando. Non credo abbia bisogno che io mi occupi di lui».

Non trasgredirei i miei doveri neanche per un fratello
«È mai successo qualcosa nella mia vita per cui si possa dire che io sono venuta meno ai miei compiti e ai miei doveri per qualche amico? Non lo farei nemmeno per un amico fraterno, nè per un fratello o una sorella», ha detto il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri sul caso Ligresti. «Voglio stabilire il concetto di amicizia, una parola immportante e significativa che a volte si confonde con la conoscenza. Non ho mai negato e lo confermo - ha proseguito Cancellieri - di essere molto amica di Antonino Ligresti, siamo amici davvero da trent'anni, è un amico di famiglia, una persona con un rapporto di vera amicizia. Il resto possono essere conoscenze, più o meno approfondite». La seconda cosa da chiarire è: «è successo qualcosa in tanti anni della mia vita per cui qualcuno possa dire che io abbia fatto anche un minimo passo? Conosco e ho conosciuto tanta gente, che poi hanno avuto anche disavventure. Vivo nel mondo da 40 anni. Non andiamo alla caccia delle streghe: guardiamo i fatti e sui fatti voglio essere chiamata, non sulle ombre o sulle fantasie», ha concluso il ministro.

Entro il prossimo mese altri 2mila posti nelle carceri italiane
«Entro il prossimo mese le carceri italiane saranno dotate di altri duemila posti», ha confermato il ministro Cancellieri al Segretario generale Thorbjørn Jagland. «E altri duemilacinquecento dovrebbero essere pronti entro il prossimo mese di maggio». Cancellieri ha rassicurato il Consiglio d'Europa che il sovraffollamento delle carceri è un problema prioritario per il governo italiano. E grazie al nuovo piano carcerario in atto, ha detto il ministro, la popolazione carceraria si è ridotta da 69mila detenuti agli attuale 64.564. La Corte di Strasburgo ha più volte condannato l'Italia sia per la lungaggine dei processi sia per le condizioni in cui versano le carceri. Per ridurre la lungaggine dei processi il ministro esporrà il suo piano al presidente della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, Dean Spielmann, che incontrerà domani mattina. Prima di partire per Roma, dove dovrà rispondere in Parlamento alle interrogazioni sul caso Ligresti, il ministro Cancellieri avrà un colloquio con la Vice Segretaria Generale Gabriella Battaini. «Ho la coscienza tranquilla – ha detto la Ministra Cancellieri – di avere agito per servire il paese. Il premier Letta, cui ho offerto per due volte le dimissioni, mi ha confermato la sua piena fiducia».

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