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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 11:22.
L'ultima modifica è del 05 novembre 2013 alle ore 13:57.

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Doccia fredda a metà per l'Italia. Il pil italiano registrerà una contrazione dell'1,8% quest'anno (era -1,3% nelle stime di primavera) per poi crescere dello 0,7% nel 2014 e dell'1,2% nel 2015. È quanto si legge nelle previsioni d'autunno della Commissione Ue, che dunque confermano per l'anno prossimo il dato Istat. Il Belpaese, scrive Bruxelles, passa «dalla recessione a una debole ripresa trainatata dall'export». Nelle previsioni economiche di primavera diffuse il 3 maggio scorso, la Commissione aveva previsto una contrazione del Pil dell'1,3% nel 2013, mentre per il 2014 si prevedeva un +0,7%.

Deficit al 3% - Nel 2013, indica la Commissione europea, il deficit/pil resterà al 3% «includendo l'attuazione piena delle misure di consolidamento contenute nella legislazione». La spesa per interessi diminuirà grazie al recente calo dei premi di rischio sovrani, dopo il calo nel 2010-2012 la spesa primaria in termini nominali aumenterà di circa l'1% anno su anno a causa della regolazione dei pagamenti degli arretrati alle imprese che ha portato liqudità al sistema dell'economia reale. Ciò porterà a una spesa per investimenti in crescita i 0,5% del pil quest'anno. Dall'altra parte il conto salari e dei consumi intermedi continuerà a restare contenuto.

Il deficit/pil del 2,7% del 2014, indica la Commissione europea, incorpora le misure di bilancio adottate il 15 ottobre. Il surplus primario aumenterà al 2,8% del pil e la spesa per interessi aumenterà marginalmente. L'aumento della spesa primaria sarà moderato grazie all'ulteriore caduta dei salari dato che i contratti pubblici resteranno congelati e le assunzioni limitate. Nel 2015 il surplus primario aumenterà al 3,1% del pil. Il bilancio in termini strutturali migliorerà ancora nel 2013 e nel 2014 pur restando negativo: -0,8% e -0,7%. A politiche invariate peggiorerà nel 2015: -0,9%.

L'Europa nel suo complesso - Il Pil dell'eurozona dovrebbe contrarsi dello 0,4% nel 2013, con un crescita dello 0,5% nella seconda metà dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre per il 2014 dovrebbe salire dell'1,1%. Per quanto riguarda l'Ue nel suo complesso, per l'anno in corso di prevede una crescita del Pil pari a zero, mentre per il 2014 il Pil dovrebbe crescere dell'1,4%. Per il 2015, inoltre, la Commissione europea prevede una crescita del Pil dell'1,7% e dell'1,9% nell'Unione Europea. I dati pubblicati oggi confermano sostanzialmente quelli diffusi il 3 maggio scorso, con le previsioni economiche di primavera: allora, la Commissisone aveva previsto una contrazione del pil dell'eurozona dello 0,4% e delllo 0,1% nell'Ue a 27, mentre per il 2014 si prevedeva una crescita dell'1,4% nell'Ue e dell'1,2% nell'area dell'euro. «Negli ultimi mesi - sottolinea l'esecutivo europeo - ci sono stati segnali incoraggianti che una ripresa economica è in corso in Europa. Dopo una contrazione nel primo trimestre del 2013, l'economia europa ha cominciato a crescere di nuovo nel secondo trimestre e il Pil continuera' a crescere nella restante parte dell'anno».


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