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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 12:15.
L'ultima modifica è del 05 novembre 2013 alle ore 12:23.

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L'asticella per la selezione dei candidati alla carica di presidente o membro dell'Ufficio parlamentare di bilancio è stata fissata a 12 anni. Tanta dev'essere l'esperienza professionale cumulata con posizioni di responsabilità in istituzioni pubbliche o private, nazionali o internazionali, nel campo dell'analisi macroeconomica e di finanza pubblica, per accedere a uno dei tre posti in gioco con il debutto di quest'organismo indipendente di valutazione previsto dalla legge costituzionale sul pareggio di bilancio (n.1/2012); quella che allinea il nostro ordinamento alla nuova governance europea sancita dalla riforma del Patto di stabilità e crescita e la sottoscrizione del fiscal compact.

I requisiti
Il requisito professionale è definito all'articolo 3 del protocollo di attuazione approvato per il primo avvio dell'UPB, una struttura che avrà sede in Parlamento e che dovrà essere operativa dal 1° gennaio prossimo. Ieri sono stati definiti gli ultimi dettagli del regolamento di questo organismo, il cui mandato non replicabile è di sei anni. I presidenti delle due commissioni Bilancio di Montecitorio e Palazzo Madama si sono ispirati alle principali esperienze internazionali per scegliere i requisiti di chi avrà la responsabilità dell'UPB. Come i membri del Congressional budget office statunitense, dell'Office for budget responsabilità britannico o canadese, oppure i membri dei vari fiscal council di Svezia, Belgio, Danimarca o Paesi Bassi, chi entrerà nell'UPB italiano non dovrà ricoprire cariche politiche né essere parlamentare oppure avere incarichi di governo o cariche di vertice i società partecipate dallo Stato o oltre amministrazioni pubbliche.

I tempi
L'avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse per la partecipazione alla valutazione delle candidature è di imminente pubblicazione sui siti di Camera e Senato e verrà pubblicizzato anche sui principali organi di informazione nazionali e internazionali. Poi seguiranno a tappe forzate tutti i passaggi previsti per la selezione. Per nominare con proprio decreto i tre membri che comporranno il Consiglio di questo organismo, i presidenti Laura Boldrini e Pietro Grasso dovranno sceglierli su un elenco di dieci soggetti indicati univocamente dalle due Commissioni Bilancio di Camera e Senato con votazione a maggioranza dei due terzi. Una procedura complessa, dunque, e che si intreccerà con gli impegni della sessione di bilancio che si è appena aperta per il varo della legge di stabilità 2014. Il tutto entro fine dicembre visto che, come si diceva, l'UPB dovrà essere operativo a gennaio.

I compiti del nuovo organismo
L'Ufficio parlamentare di Bilancio, lo prevede la legge 243 del 2012, potrà accedere a tutte le banche dati pubbliche e dovrà assolvere, in piena indipendenza, analisi proprie e verifiche sulle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del Governo (e in caso di discostamento dalle proprie potrà illustrarne i motivi alle Camere). Dovrà poi effettuare verifiche sull'impatto macroeconomico dei principali provvedimenti legislativi; valutazioni sugli andamenti di finanza pubblica (anche ripartiti per settori) e sull'osservanza delle regole di bilancio; analisi sulla sostenibilità dei saldi nel medio-lungo termine e, se dovesse servire, vigilare sui meccanismi che si attiverebbero per autorizzare o correggere scostamenti dei saldi dagli obiettivi in caso di eventi eccezionali. Per garantire il funzionamento dell'Ufficio, la legge attribuisce un budget minimo ricavato dai bilanci parlamentari e personale (6 milioni l'anno e 40 funzionari a regime provenienti dagli uffici bilancio di Camera e Senato nonché dalla Ragioneria generale dello Stato), mentre il trattamento economico del presidente sarà uguale a quello del presidente dell'Antitrust; il 20% in meno quello dei due consiglieri.

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