Ecco come cambierà il lavoro di chi ci cura
L'aggiornamento degli Accordi collettivi nazionali di medici di famiglia, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali alle novità introdotte dalla legge Balduzzi. Ma anche una revisione delle indennità, dei diritti sindacali e dei modelli. Tutto a costo zero. Come anticipato sul Sole-24 Ore Sanità di questa settimana (VEDI), è praticamente pronto l'atto di indirizzo per il rinnovo delle convenzioni dei medici di base con il Servizio sanitario nazionale. Che attende solo l'ok ufficiale dei governatori - che naturalmente potranno correggere il testo - rispettando anche se possibile la tradizionale contemporaneità con gli atti di inidirizzo in via di elaborazione per il rinnovo normativo dei contratti per poi tornare al Comitato di settore per l'approvazione definitiva.
di Manuela Perrone
1. Ecco come cambierà il lavoro di chi ci cura / Ruolo unico «graduale»
Il testo, blindato, adegua gli Acn vigenti alla legge 189/2012 prevedendo due sole forme organizzative, mono o pluriprofessionali (le aggregazioni funzionali territoriali e le Unità complesse di cure primarie), l'adesione obbligatoria dei medici all'assetto regionale e l'istituzione del ruolo unico, ovvero requisiti e modalità uniformi di accesso all'assistenza primaria e alla continuità assistenziale attraverso una graduatoria unica per titoli stilata ogni anno a livello regionale. Il ruolo unico nell'ambito del distretto deve essere capace di garantire una copertura assistenziale giornaliera per 7 giorni su 7 e di favorire una continuità assistenziale effettiva. Le Regioni propongono comunque che il passaggio avvenga gradualmente, partendo prioritariamente dalla messa a regime del nuovo assetto organizzativo basato sulle aggregazioni funzionali territoriali e sulle Unità complesse di cure primarie.
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