Dalla Tasi agli aiuti antipovertà , ecco le modifiche
6. INFRASTRUTTURE / Possibili altri investimenti «fuori patto»
È stato il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, a dire ieri che la priorità nella legge di stabilità è, oltre a una maggiore equità, la crescita degli investimenti. Per motivi di ufficio (e non solo) lo dice da settimane, sull'altra sponda, il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. È uno dei nodi della crescita e su questo lo schieramento è trasversale: sono allineate le imprese e lo stesso ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha detto più volte di condividere l'obiettivo. Dove si andrà a parare nella legge di stabilità per rafforzare questo capitolo? E quali sono gli ostacoli in questa direzione?
L'ostacolo individuato dai più è il patto di stabilità interno. Ancora venerdì l'Ance ha denunciato che con questo patto non riusciremo a spendere le risorse dei fondi Ue 2007-2013 entro il termine ultimo del 2015: servono 8 miliardi di allentamento, dice l'Ance, mentre per ora ce n'è uno solo in favore degli enti locali e in direzione opposta c'è un inasprimento per le regioni di 4,5 miliardi nel triennio 2014-2016. Il Governo è disponibile a dare un altro miliardo di allentamento per i Comuni, escludendo spese di investimento forse mirate. Il Pd chiede che vadano anzitutto al piano contro il dissesto idrogeologico che ha avuto appena 30 milioni per il 2014. Proprio su questo piano, per altro, la Camera aveva votato un ordine del giorno Realacci con il sostegno di tutte le forze politiche. Altre priorità mirate potrebbero essere l'edilizia scolastica, il potenziamento degli autobus per il trasporto locale, il piano di piccole opere per piccoli comuni.
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