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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2013 alle ore 18:19.
L'ultima modifica è del 12 novembre 2013 alle ore 21:50.

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Quello della disoccupazione giovanile è «l'incubo nazionale»: lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta al termine della seconda conferenza di Parigi che ha affrontato la questione. «Guardo all'esito di questa conferenza di Parigi con grande fiducia rispetto alle scelte che dovremo fare» sul contrasto alla disoccupazione giovanile.

«Credo che dopo la Conferenza di Berlino a luglio e quella di Parigi oggi - ha spiegato Letta - l'annuncio della terza conferenza a Roma è il segno che l'Europa ha finalmente messo la lotta alla disoccupazione giovanile al centro delle sue preoccupazioni. È una vittoria che consideriamo nostra perché per noi la lotta alla disoccupazione giovanile é davvero il grande tema. Questo livello così alto è l'incubo che ci portiamo dietro da questa crisi» e «ci deve essere una ripresa con occupazione e soprattutto per i giovani».

Hollande: tre priorità per i giovani
Il presidente francese Hollande ha detto che nell'odierno vertice europeo sull'occupazione giovanile è stato tracciato un calendario sui «prossimi due anni» per le iniziative legate alla «garanzia per i giovani» con tre priorità: «formazione e apprendistato, inserimento nel mondo del lavoro, creazione d'impresa». Hollande ha sottolineato che c'è «un calendario, delle priorità e delle risorse finanziarie», ha aggiunto, precisando che una parte è già nell'attuale bilancio europeo e un'altra parte sarà fornita dai prossimi.

Merkel: alla Commissione Ue piani per usufruire fondi
«È importante» che i diversi Paesi presentino i loro piani alla Commissione Ue affinché i fondi destinati all'occupazione giovanile siano destinati: così la cancelliera tedesca Angela Merkel alla conferenza stampa conclusiva del secondo vertice della task force Ue sul lavoro a Parigi. Nella lotta alla disoccupazione giovanile i partner europei hanno «costituito una rete» tra ministeri del lavoro e agenzie per l'impiego, per garantire che la questione sia affrontata. Ora «ciò che è importante è che il parlamento europeo approvi il bilancio, e che noi Paesi membri presentiamo i nostri piani per l'occupazione dei giovani, per ottenere le risorse necessarie», ha detto la Merkel.

Barroso: gli Stati finalizzino i propri piani d'azione
La Commissione Ue ha «invitato gli Stati membri a finalizzare i loro piani di azione» sulla 'garanzia giovani', e in particolare ha «auspicato iniziative suscettibili di avere efficacia immediata», ha affermato il presidente della Commissione, Manuel Barroso, al termine del vertice di Parigi. La garanzia, che prevede l'impegno a fornire a ciascun giovane una soluzione di introduzione nel mercato del lavoro, «è stata approvata da tutti i nostri Paesi membri», ha ricordato Barroso. «Gli Stati membri devono mobilitarsi per evitare che ci sia una generazione perduta», e «bisogna essere concreti», ha sottolineato Barroso, secondo cui un reale avanzamento su questo tema «è impossibile senza l'impegno dei singoli Paesi».

Van Rompuy: la principale cura contro la disoccupazione è la crescita
«La principale cura contro la disoccupazione è la crescita economica», ma «la crescita non basta, e misure a impatto diretto sono necessarie, soprattutto per i giovani». Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, in chiusura del vertice europeo di Parigi sull'occupazione giovanile.

Terza conferenza sui giovani a Roma all'inizio del 2014
La terza conferenza dei capi di Stato e di governo europei su come affrontare il dramma della disoccupazione giovanile si terrà a Roma all'inizio del 2014. Lo ha annunciato, al termine del vertice di Parigi, il presidente del Consiglio Enrico Letta. È «una grande occasione» ha detto Letta. Si tratta di «un grande gesto di fiducia nei confronti dell'Italia: dopo la Germania e la Francia, come Italia porteremo proposte, discuteremo con le parti sociali. Per noi - ha aggiunto - è una grande occasione, perché la disoccupazione giovanile è l'incubo nazionale ma anche il grande tema europeo».

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