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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2013 alle ore 14:17.
L'ultima modifica è del 12 novembre 2013 alle ore 14:50.

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Il Pil italiano tornerà ad aumentare nel 2014. Lo stima l'agenzia di rating Moody's secondo cui l'Italia, dopo un calo del Pil fra -2 e -1% nel 2013, crescerà nel 2014 con un ritmo compreso tra lo zero e il +1% (ad agosto la stima era -0,5% e +0,5%). Secondo l'agenzia, inoltre, la ripresa non si accompagnerà ad una ripresa dell'occupazione: la disoccupazione, infatti, si attesterà tra il 12 e il 13 per cento nel 2014. «Dopo un lungo periodo di turbolenze dei mercati economici e finanziari, l'economia globale ora sembra aver imboccato la strada di una maggiore stabilità nel corso dei prossimi due anni», si legge nell'analisi di Moody's. «Notevoli progressi sono stati compiuti per affrontare gli squilibri strutturali dopo la crisi finanziaria e gli sforzi compiuti per facilitare gli aggiustamenti necessari nel settore privato hanno dato i loro frutti. I disavanzi sono in gran parte rientrati nei Paesi periferici dell'area euro - segnala Moody's - e i deficit di bilancio in tutte le economie avanzate sono caduti». Per quanto riguarda le prospettive di crescita e sviluppo a livello globale l'agenzia rileva che, mentre le prospettive di crescita a breve termine si sono attenuate in alcuni Paesi - in particolare Stati Uniti - altrove l'attività economica ha mostrato ulteriori segnali di miglioramento«. Nel complesso, Moody's prevede che le economie del G20 crescano di circa l'1,3% nel 2013 e del 2% nel 2014. La crescita dovrebbe prendere ulteriormente slancio nel 2015, arrivando al 2,5% circa.

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