Google alla guerra delle tasse: ecco perché può dribblare il fisco e continuare a vivere felice

Secondo un rapporto della Federazione francese delle società di telecomunicazione, grazie all'ottimizzazione fiscale i cosiddetti "Over the top" (cioè Apple, Google, Amazon, Facebook e Microsoft) pagano in Francia tasse per 37,5 milioni, rispetto agli 828,7 che dovrebbero pagare se fossero società francesi.

Parigi, che da tempo riflette sulle modalità per tassare maggiormente i giganti americani della rete, è andata subito all'attacco, immaginando un prelievo fiscale nazionale ad hoc. Ma l'iniziativa è stata frenata dagli esperti del Consiglio nazionale dell'economia digitale, che hanno spiegato le controindicazioni di una tassa nazionale. Tanto più che la questione è già stata affrontata in sede G-8 e G-20. Senza dimenticare il ruolo dell'Ocse sulle convenzioni fiscali.

La Francia ha quindi cambiato linea e sposato quella di una tassazione europea, magari con un prelievo sui ricavi realizzati a livello continentale e una ripartizione poi nei diversi Paesi. Ma resta molto agguerrita nei confronti di «gruppi che sfruttano la loro posizione dominante e dettano le regole, con una evidente distorsione della concorrenza». François Hollande ha annunciato un disegno di legge ed ha incontrato a fine ottobre il presidente di Big G Eric Schmidt.