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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2013 alle ore 06:42.

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Le questioni relative alla terza telefonata tra i Ligresti e il ministro Cancellieri sono due. La prima: di questa telefonata il ministro non parla chiaramente nella deposizione ai magistrati, ne fa cenno in realtà in conclusione del verbale, quando afferma che «ieri sera (il 21 agosto) Antonino Ligresti mi ha inviato un sms chiedendomi se avessi novità e gli ho risposto che avevo effettuato la segnalazione». Secondo punto: dalle verifiche fatte dal Sole 24 Ore emerge che il tabulato relativo al telefono di Ligresti non è stato inserito negli atti a disposizione delle parti. Né in relazione al processo con rito immediato che inizierà il 4 dicembre, a carico di Salvatore Ligresti e degli ex manager Emanuele Erbetta, Fausto Marchionni e Antonio Talarico, né a quello ordinario che riguarda Paolo Ligresti, Piergiorgio Bedoni, i revisori dei conti, i sindaci e l'attuario. Questo non esclude che gli inquirenti possano fare una integrazione di deposito di atti.
Ieri sera, in un'intervista a Bruno Vespa, Giulia Ligresti ha parlato dei "guai" del ministro Cancellieri – «mi dispiace moltissimo, mi dispiace comunque per le persone che in qualche modo mi sono state vicine, che hanno cercato di aiutarmi in un momento per me di grandissima difficoltà» – e torna sul caso Fonsai, in particolare sull'operato di Piergiorgio Peluso, figlio della Cancellieri e direttore generale del gruppo tra 2011 e 2012. «Ho tentato più volte di chiedere una diminuzione dell'aumento di capitale, ma non è stato possibile» dichiara Giulia Ligresti. «L'aumento di capitale – aggiunge – è stato deciso, in un momento di tempesta perfetta sui mercati, con lo spread sopra 500». Dichiarazioni che rimandano ai rapporti tesi con il manager che, come ricostruisce la Procura di Torino, fu imposto da Unicredit come condizione per la propria partecipazione in Fonsai.
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Le tappe della vicenda
17 LUGLIO
Famiglia Ligresti agli arresti,
la chiamata del Guardasigilli
Il 17 luglio su richiesta della procura di Torino nell'ambito dell'inchiesta su Fonsai viene arrestata la famiglia Ligresti: il padre Salvatore (che viene messo ai domiciliari), le figlie Jonella e Giulia; il terzo figlio Paolo, cittadino svizzero, sfugge alla cattura. Il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri telefona a Gabriella Fragni, compagna di Salvatore, a cui è legata da una lunga amicizia: «Qualsiasi cosa posso fare conta su di me», dice il Guardasigilli
17 AGOSTO
La telefonata di Antonino
Giulia Ligresti peggiora
Nel carcere di Vercelli, dove è rinchiusa, le condizioni di salute di Giulia Ligresti, 45 anni, peggiorano. Il 6 agosto, nonostante il parere favorevole della procura torinese, il gip respinge l'istanza di scarcerazione. Il 17 agosto Gabriella Fragni telefona al cognato Antonino Ligresti, fratello di Salvatore, e gli chiede di contattare il ministro della Giustizia. Il 18 agosto Cancellieri riceve una telefonata da Antonino Ligresti

22 AGOSTO
Le dichiarazioni ai Pm
Antonino chiama ancora
Il 22 agosto il ministro Cancellieri è ascoltato dai magistrati di Torino. Cancellieri afferma che «a memoria, il 18 o il 19 agosto» ha «sensibilizzato» i due vicecapi del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, «perché facessero quanto di loro stretta competenza». Un «atto umanitario doveroso». Da ieri però è emersa una nuova telefonata con Antonino Ligresti il 21 agosto, il giorno prima dell'incontro con i Pm
28 AGOSTO
Giulia Ligresti ai domiciliari
Relazione del medico legale
Il 19 agosto, la procura affida al medico legale il compito di visitare Giulia Ligresti. La visita, che avviene il 26 agosto, definisce la permanenza in carcere un «concreto danno per la salute del soggetto». Su richiesta della procura, Giulia Ligresti ottiene i domiciliari il 28 agosto. Il procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, escluderà poi l'influenza di «circostanze esterne». Giulia Ligresti lo scorso 3 settembre ha patteggiato 2 anni e 8 mesi
5 NOVEMBRE
La difesa del ministro
Mozione di sfiducia del M5S
Il 31 ottobre La Repubblica riporta l'interessamento del ministro Cancellieri alle condizioni di salute di Giulia Ligresti. Il M5S annuncia una mozione di sfiducia che verrà discussa mercoledì. Cancellieri ha chiarito la sua posizione davanti alle Camere: «mai derogato» ai doveri di ministro, semmai leggerezza nell'aver fatto «prevalere i sentimenti» Pdl e Pd si schierano con il Guardasigilli

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