Ingorgo di fine anno per le tasse (gonfiate): dagli acconti alla Tares, ecco tutte le scadenze
Raffica di scadenze per le imposte nazionali (2 dicembre) e quelle locali (16 dicembre). Dagli acconti all'Imu passando per la Tares, sull'ultimo mese si scaricano gli aumenti di tutto l'anno
di Gianni Trovati
1. Le tasse di fine anno / Acconti Irpef
Si inizia il 2 dicembre, con gli acconti dell'Irpef. Escluso da adempimenti e tasse extra chi ha solo un reddito fisso da stipendio o pensione, anche se ha una casa di proprietà non affittata. Per chi ha anche altri redditi, per esempio un immobile concesso in affitto e non sottoposto a cedolare secca, arriva il super-acconto, che quest'anno chiede il 100% delle imposte sui redditi di quest'anno.
L'aumento della quota dal 99 al 100% è stato introdotto a giugno per evitare l'aumento Iva, che si è poi presentato puntuale a ottobre, e accentua una stortura classica del nostro Fisco. Il primo acconto, quello di giugno, è più leggero perché chiede il 40% della somma, e si può dilazionare in sei rate con costi modici: il secondo, invece, chiede il 60% del dovuto, arriva in contemporanea con una serie di altre tasse (saldo Imu, Tares, acconti Iva e così via) e va pagato in soluzione unica. A dicembre, insomma, bisogna arrivare preparati (nel conto corrente).
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