In Sardegna 2.700 sfollati. Il Governo dichiara lo stato di emergenza. Letta a Olbia. L'Ue: pronti ad aiuti

Lo Stato stanzia 20 milioni di euro per la Sardegna colpita dal ciclone. Al termine del consiglio dei ministri che ha dichiarato lo stato di emergenza per la regione autonoma, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha illustrato in conferenza stampa le misure che l'Esecutivo intende adottare. I venti milioni, ha spiegato, rappresentano «una cifra per l'immediato e non riguarda tutto il lavoro di ricostruzione per cui ci vorranno le stime».

Letta a Olbia: ricostruzione fuori da patto di stabilità
Letta ha poi deciso di anticipare il viaggio sui luoghi del disastro. E dopo un repentino cambio di agenda si è recato nel pomeriggio in Sardegna, atterrando verso le 17.45 al centro di coordinamento soccorsi allestito nel Consiglio comunale di Olbia. Ad accoglierlo il responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci e il sindaco di Olbia. «Lo Stato c'è e sta facendo il massimo - ha detto al suo arrivo - Sono venuto qui anche per dire questo: i 20 milioni messi stamani sono una prima parte per uscire da questa emergenza e poi seguiremo con la ricostruzione». Ai sindaci che «chiedono giustamente l'esclusione dal patto di stabilità per le opere di ricostruzione» ha promesso che «sicuramente sarà così»

Stato di emergenza accelererà aiuti
La dichiarazione dello stato di emergenza, aveva spiegato il presidente del Consiglio al termine del consiglio dei ministri di questa mattina, «è un atto giuridico fondamentale per avere procedure che accelerano gli aiuti».Il punto di partenza è che «in questo momento la priorità è il salvataggio di vite e l'assistenza alle popolazioni sfollate, purtroppo si tratta di tante persone ed anche i morti sono saliti ad un numero drammatico».

Gabrielli: nessuna sottovalutazione
Gabrielli nega che ci sia stata una sottovalutazione delle previsioni. «È stato un evento eccezionale, di natura straordinaria», afferma. «Mi sento in dovere di tutelare il sistema nel suo complesso. Qui c'è gente che lavora. Mettiamoci un briciolo di rispetto. Troppe persone parlano di cose che non conoscono. La previsione senza la pianificazione è poca cosa. La prima regola di un maturo sistema di tutela è l'autoprotezione, a partire dai cittadini».

Orlando: 2.700 sfollati, allerta Protezione civile avvertiva possibili morti
Il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, intervenuto alla Camera in merito all'alluvione in Sardegna, ha confermato che le vittime accertate sono 18. E ha detto che «sono circa 2700 le persone fuori casa ospitate in strutture o da parenti». Il ministro ha aggiunto: che«Olbia e nuoro sono le zone più colpite». Mentre a Torpé «sono state evacuate 500 persone e nel centro di Olbia ci sono centinaia di sfollati che hanno trovato riparo in alberghi». Il ministro ha ricordato che «domenica la Protezione civile aveva trasmesso un'allerta di criticità di livello massimo» che prevede tra i "possibili effetti associati possibili perdite di vite umane e possibili diffusi danni a persone

Ue: pronti valutare domanda aiuti
Intanto si muove anche l'Unione europe. «Siamo pronti a valutare qualsiasi richiesta venga dall'Italia nei prossimi giorni o nelle prossime settimane. Seguiamo da vicino la situazione ed i miei servizi sono in stretto contatto con le autorità della Protezione civile in Sardegna», ha assicurato il commissario alle Politiche regionali Ue Johannes Hahn.

Papa commosso: immane tragedia
Anche il Papa Francesco ha voluto far sentire la sua voce, dicendosi «profondamente commosso dall'immane tragedia che ha colpito la Sardegna». E ha chiesto a tutti «di pregare per le vittime, specialmente per i bambini», auspicando che «non venga meno la solidarietà e il necessario aiuto per fare fronte a questo momento difficile»

Il lutto nazionale
Il Consiglio dei ministri, convocato per la mattina di giovedì 21 novembre, proclamerà il lutto nazionale per le vittime dell'alluvione in Sardegna.

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