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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2013 alle ore 15:35.
L'ultima modifica è del 21 novembre 2013 alle ore 10:26.

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Cancellieri ancora sotto pressione. Mentre la Procura di Torino ha aperto un fascicolo contro ignoti sulla fuga di notizie relativa al caso, con l'ipotesi è che qualcuno degli investigatori abbia violato il segreto d'ufficio, vengono divulgate alle agenzie di stampa nuove indiscrezioni sull'interrogatorio di Salvatore Ligresti, da parte del pm di Milano Luigi Orsi, nell'ambito dell'inchiesta su Fonsai. Indiscrezioni che sono state registrate nei giorni scorsi dalla stampa. «Qui c'è un accanimento che non ha limite, c'è un disegno che non comprendo», è il commento a caldo del Guardasigilli, che smentisce in quanto «falsa e destituita da ogni fondamento» la ricostruzione che emerge dai verbali di Salvatore Ligresti.

Nell'interrogatorio l'imprenditore dice: «Mi feci latore», presso Silvio Berlusconi «del desiderio dell'allora Prefetto Cancellieri che era in scadenza a Parma e preferiva rimanere in quella sede anzichè cambiare destinazione». Ligresti ha spiegato che la segnalazione «ebbe successo».

Fonsai: Jonella, mio padre sollecitò Berlusconi su Giannini
Nel mirino dei verbali finisce anche il presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini. «Salvatore Ligresti ha sollecitato» in più di un'occasione l'ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, «a trovare una collocazione lavorativa a Giannini», ha detto Jonella Ligresti - da oggi agli arresti domiciliari - al pm Orsi lo scorso 17 dicembre. «In alcune occasioni ho segnalato al presidente» Berlusconi «il mio personale auspicio che si trovasse una sistemazione per Giannini», ha confermato Salvatore Ligresti, nel verbale dell'interrogatorio, depositato agli atti dell'inchiesta. Ligresti ha spiegato di avere «una particolare consuetudine» con l'ex premier.

Erbetta: Ligresti usò le sue relazioni con Berlusconi e Gianni Letta
Salvatore Ligresti si é speso con «raccomandazioni politiche nel tentativo di «trovare un adeguato approdo professionale a Giancarlo Giannini, uscente dall'Isvap. E credo che Ligresti anche negli anni prima del 2011 abbia fatto pesare le sue relazioni politiche con Silvio Berlusconi, Gianni Letta e Ignazio La Russa», si legge nel verbale di Emanuele Erbetta, a.d. di Fonsai, ascoltato come testimone l'8 gennaio 2012 dal pm di Milano Luigi Orsi, nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta corruzione di Salvatore Ligresti all'ex presidente dell'Isvap. Secondo Erbetta, si deve a questo tipo di relazioni la longevità di Giannini al vertice dell'Isvap. «E non mi pare casuale il fatto che Giannini ha mollato Ligresti proprio quando questi non disponeva più di quella forza imprenditoriale e politica che aveva espresso prima del 2010».

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