Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2013 alle ore 15:40.

My24

Via libera dell'Aula della Camera al decreto legge sul riequilibrio della finanza pubblica, il cosiddetto "dl manovrina". Il provvedimento (approvato con 270 voti a favore, 140 contrari ed otto astenuti) che scade a metà dicembre, passa ora all'esame del Senato. "manovrina".

Manovra da 1,6 miliardi per il rientro del rapporto deficit/Pil al 3%
La manovrina vale 1,6 miliardi e servirà per il rientro nel 3% di rapporto deficit/Pil entro quest'anno. La correzione dei conti pubblici è stata scritta computando tagli ai ministeri, la cessione di immobili del Demanio a Cdp per 525 milioni e una stretta al Patto di stabilità interno dei Comuni (esonerati quelli che hanno fronteggiato le ultime ondate migratorie). In particolare, per il 2013 il testo di quattro articoli prevede un Fondo di 190 milioni per il ministero dell'Interno da destinare proprio agli Enti locali coinvolti nell'emergenza immigrazione.

Per la Camera disdetta possibile contratti di affitto Palazzi Marini
Con il primo via libera alla manovrina arriva anche la possibilità per amministrazioni centrali e locali di liberarsi dei contratti di affitto degli immobili prima della scadenza. Il diritto di recesso potrà essere esercitato entro il 2014, con un preavviso di un mese, «anche in deroga ad eventuali clausole difformi previste dal contratto». La norma presentata da M5S è una delle novità al Dl che ha incassato, a Montecitorio, il primo via libera dal Parlamento. «Grazie a questo emendamento la Camera potrà recedere dai famigerati contratti dei Palazzi Marini (utilizzati per gli uffici dei deputati senza incarichi parlamemntari, ndr)», ha detto il segretario di presidenza della Camera, Riccardo Fraccaro (M5S). Già dal prossimo anno, spiega Fraccaro, «si potranno risparmiare circa 94 milioni, che Montecitorio avrebbe sperperato fino al 2018 per l'affitto di immobili dai costi elevatissimi e insostenibili».

A imprese extragettito deficit sanità e vendita derivati
Tra gli emendamenti della commissione Bilancio e del relatore, Fabio Melilli (Pd), viene inoltre concessa a Regioni ed Enti locali la possibilità di destinare qualche risorsa extra all'abbattimento del monte-debiti con le imprese. In particolare, le Regioni che risultano in regola nel percorso di rientro dal deficit sanitario potranno destinare l'eventuale l'extragettito derivanti dalle addizionali, oltre che al taglio delle maggiorazioni fiscali, ai servizi pubblici essenziali, come il trasporto locale, o, appunto all'estinzione dei debiti verso i privati. A quest'ultima voce potranno finire anche i proventi dell'estinzione anticipata dei derivati. Quanto incassato potrà essere utilizzato per ridurre gli oneri legati alle anticipazioni statali previste dal meccanismo di pagamento dei debiti della Pa. Sarà la Ragioneria generale dello Stato a certificare l'andamento dei piani di pagamento a Regioni ed Enti locali, anche attraverso Anci e Upi.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi