Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2013 alle ore 06:51.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 10:48.

My24

Mentre a Milano viene presentata l'Agenda Italia per l'Expo, con 60 progetti coordinati dai ministeri per gli Interni, gli Esteri, il Mef e le Infrastrutture, a Roma si lavora, nelle stanze del Parlamento, per perfezionare l'emendamento al disegno di legge "svuota-province" che riguarda proprio l'evento universale. Emendamento che ha lo scopo di dare un impulso alle grandi opere in ritardo previste per il 2015 e soprattutto "sfilare" alla Provincia di Milano le quote di maggioranza della società autostradale Serravalle, mettendole in pancia alla Regione Lombardia per i prossimi due anni, in attesa di passare tutto alla futura città metropolitana milanese.

Quindi, da una parte la promozione della manifestazione dedicata all'alimentazione e all'energia sostenibile; dall'altra, i passaggi tecnici per decidere chi gestirà (e pagherà) le principali infrastrutture della Lombardia (e del Paese).

Primo punto: la valorizzazione dell'Expo con l'Agenda Italia. Il coordinamento spetta al sottosegretario all'Agricoltura Maurizio Martina, che ieri a Milano ha presentato il masterplan dei progetti del governo. Tre le linee direttrici: la promozione del Paese; la comunicazione dei contenuti dell'evento; il contributo allo sviluppo dell'economia nazionale. «Le iniziative puntano a valorizzare i territori italiani e il lavoro dei giovani e faremo una verifica trimestrale sullo stato di avanzamento», sottolinea Martina.
L'importanza dell'evento è stata ribadita dal premier Enrico Letta, collegato in videconferenza da Roma: «Abbiamo corso il rischio che non tutta l'Italia credesse nell'evento, ora invece siamo convinti che sarà un successo. Se l'Expo è di Maroni o di Letta o di Pisapia fallirà perché non c'è lavoro di squadra. Se invece è dell'Italia intera sarà un successo». Anche il presidente del Padiglione Italia Diana Bracco ha precisato che «bisogna dare una rappresentazione delle potenzialità dell'Italia».

Il commissario unico dell'Expo Giuseppe Sala ha detto che il 2014 «sarà l'anno cruciale per la preparazione dell'evento, con la costruzione di manufatti e padiglioni e con la vera promozione dell'evento nel mondo». Intanto dal palco la vicesindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris ha approfittato per ribadire l'impegno di Palazzo Marino per l'appuntamento del 2015, ma anche per chiedere al governo di sostenere gli enti locali. «Noi ci stiamo impegnando e crediamo nel governo, ma anche voi dovete credere in noi sbloccando l'Imu e permettendoci di avere risorse da investire».

Secondo punto. Il disegno di legge "svuota-province", al cui interno è previsto un passaggio dedicato proprio all'Expo. Come anticipato dal Sole 24 Ore, pochi giorni fa è stato presentato un emendamento per fare in modo che la Regione Lombardia subentrasse alla Provincia di Milano nelle società concessionarie che si occupano di realizzare opere connesse ad Expo e già elencate dalla legge Obiettivo del 2001. La vera finalità della norma sarebbe permettere alla Regione di gestire la società autostradale Serravalle, controllata al 52% da Palazzo Isimbardi, che deve costruire e gestire come concessionaria la Rho-Monza, la Pedemontana, controllata da Serravalle ed essa stessa concessionaria, e la Tangenziale esterna, partecipata da Serravalle e, anche in questo caso, essa stessa concessionaria.
Il richiamo alla legge Obiettivo ha creato però qualche dubbio, nei giorni successivi, tra i relatori e i sostenitori della norma, visto che la Rho-Monza si trova tra le opere connesse ad Expo ma non tra quelle della legge Obiettivo. E senza Rho-Monza, rischierebbe di saltare anche il passaggio di quote della sua concessionaria, Serravalle. Con questo dettaglio alcuni parlamentari hanno temuto che la società autostradale potesse rimanere in capo alla Provincia, attribuendo al Pirellone solo le strade da costruire (Pedemontana e Tangenziale) e quindi, in sostanza, solo i debiti.

Ecco che la soluzione, che verrà presentata la prossima settimana in Parlamento con i sub-emendamenti, sarà di cancellare il riferimento alla legge Obiettivo, e magari togliere la parola "concessionarie", lasciando solo "società". Sfumature che però blinderebbero la Serravalle.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi