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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2013 alle ore 16:50.
L'ultima modifica è del 23 novembre 2013 alle ore 17:03.

Andrea Pezzi (Fotogramma)Andrea Pezzi (Fotogramma)

Tanti lo ricordano nei suoi primi panni: veejay e autore di Mtv Italia tra i palinsesti di trasmissioni come Hot, Tokushi e Kitchen. Oggi Andrea Pezzi fa l'imprenditore, vive «poco a Milano, molto altrove» e dirige Ovo, la videoenciclopedia che ha fondato nel 2006. Una piattaforma online da 5 milioni di fatturato l'anno che seleziona e pubblica clip documentaristici. Pezzi sposa in toto le ragioni della Google (o Web) Tax, la proposta di legge (primo firmatario il deputato del Pd Francesco Boccia) in fase di discussione sui big che vendono in Italia dribblando il fisco. E spiega perché al Sole24Ore.com.

Qual è il senso della Google Tax? E perché un imprenditore che lavora sul web dovrebbe appoggiarla?
Ci sono piattaforme che "usano" e guadagnano dall'Italia senza lasciare traccia, perché non sono soggette a nessun vincolo di territorialità. In sostanza: fatturano dove pare a loro. E non parlo solo di quelle internazionali, lo fanno anche diverse società italiane. Se tu non dai territorialità a un prodotto che vendi, vai incontro al rischio di prosciugamento del mercato stesso. In due anni, anche per colpa di questa emorragia digitale, abbiamo perso un miliardo e mezzo di euro. Il digitale continua a crescere e consente la gestione dei budget ADV da New York e Londra. Probabilmente il capo di Google Italia non sa nemmeno quanta pubblicità eroga Google in Italia. Il denaro si sposta da un capo all'altro del mondo senza lasciar traccia e senza che nemmeno i servizi erogati vengano tracciati.

C'è chi obbietta che l'Iva, prevista dalla "Google Tax" come obbligo ai big stranieri, non significa dover pagare un'imposta sul reddito. E in ogni caso la sua apertura può essere disciplinata solo dalla direttiva comunitaria, pena infrazioni.
Quello che so per certo è che nell'Unione Europea entrerà in vigore nel 2015 una legge per cui le Over the top dovranno pagare le tasse dove producono. La legge risaliva al 2008, ma è sempre rimasta in ballo. È stata prorogata fino al 2015, ora si parla di rinviare ancora, fino al 2018… Mi pare una barzelletta. Con la webtax finalmente le aziende che raccolgono denaro in Italia dovranno reinvestire in Italia. A chi parla stupidamente di protezionismo vorrei ricordare a quanto siano bravi gli Stati Uniti, loro si, a difendere le loro aziende.

L'American Chamber of Commerce teme un effetto "protezionistico" sul mercato italiano. E dice che si andrebbe contro l'Europa.
Se parlano del loro Pil è ovvio che avranno un riscontro negativo. Ma la mia opinione è che non puoi andare a vampirizzare l'economia dei nostri paesi, non si può continuare con questo far-west. Questo sistema è un'idrovora che porta via risorse, occupazione. Se Google fatturasse in Italia, potrebbe assumere ben più delle 80 persone oggi impiegate. C'è troppa sperequazione tra quello che guadagnano e quello che rimettono in circolo nel sistema. Io potrei anche andare a lavorare negli Stati Uniti e non ho problemi, come imprenditore. Ma se un governo deve tenere in piedi l'economia di un paese, questa legge è fondamentale. Altrimenti nessuna start up italiana potrà far strada nel digitale senza migrare…

Che vantaggio traggono le imprese italiane? Non c'è il rischio di inasprire la pressione fiscale su un settore in crescita, come hanno fatto notare alcuni?
Parliamo di tasse? Se passa le webtax io pago le tasse in Italia altrimenti mi sposto anche io a Dublino. Tuttavia credo che se tutti fanno così finisce il mercato del lavoro. Ovviamente penso anche io che la pressione fiscale in Italia sia eccessiva, ma questa non è una tassa che peggiora la situazione per chi già paga le tasse in italia, semplicemente le fa pagare anche alle multinazionali del digitale. Non inibisce le start up. Potrà anzi avere un effetto di amplificazione: Google, come dicevo prima, non potrebbe più permettersi di lavorare in Italia con 80 dipendenti a fronte di ricavi che qualcuno stima superiore al miliardo di euro. Si genererebbero nuove opportunità. E il mercato crescerebbe..

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