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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2013 alle ore 11:02.
L'ultima modifica è del 22 novembre 2013 alle ore 11:51.

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«Finchè non arriveremo almeno a un tasso al 3% sui bond decennali, fino a che questo non diventa il punto di riferimento del sistema, continueremo a vivere una situazione di vulnerabilità». Lo ha detto il premier Enrico Letta parlando all'assemblea di Federcasse.

Per alcuni ayatollah il rigore non basta mai
Il premier ha ricordato l'azione del governo sul fronte del risanamento dei conti e della crescita. «Stiamo battagliando, perché siamo tirati sia sul fronte esterno che sul fronte interno», ha detto. E ha spiegato: «Sul fronte europeo per alcuni ayatollah del rigore questo non è mai abbastanza, ma di troppo rigore l'Europa finirà per morire e le nostre imprese finiranno per morire». Mentre «sul fronte interno troppi pensano che si possa fare deficit e debito. Noi siamo in mezzo. Servono spalle solide per reggere i due fronti opposti».

Conti in ordine e crescita
Bisogna lasciarsi dietro la stagione di rigore ma una stagione di crescita si deve basare su conti a posto. «Per la prima volta l'Italia dopo molto tempo nel prossimo anno avrà sia debito che deficit in discesa», ha detto Letta , che ha ammonito sulla necessità di non allargare i cordoni della spesa. «Nella legge di stabilità tutti vorrebbero più soldi ma vuol dire sforare il deficit, non possiamo permettercelo». Il semestre italiano di presidenza Ue deve essere però «legislatura della crescita e non della sola austerità» ha auspicato Letta. «Siano convinti di poter dire con forza che c'è bisogno di una politica Ue per la crescita perchè abbiamo i conti in ordine»

Bce da sola non basta, rafforzare la Bei
Il premier ha poi indicato il rischio «di un errore fatale» in Europa: «dare tutto il peso ad un unico strumento, la Bce, anche se grazie alla guida autorevole di un italiano, Mario Draghi, ha consentito di calmare la crisi». Lo ha detto il premier Enrico Letta che ha spiegato come la Bce non può fare sviluppo e bisogna «rafforzare la Bei».

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