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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2013 alle ore 08:51.
Tuttavia, quando esisterà un quadro analitico completo, sarà difficile non distinguere con nettezza che tutte le ragioni di crisi interna si sono proiettate internazionalmente in scala 1 a 1 e che il problema principale del "sistema Italia" è stato (ed è) di non riuscire a mobilitare le energie necessarie per alimentare quella capacità sociale di crescita che pure, sebbene a fasi alterne, il Paese ha dimostrato nella sua storia unitaria, e che per un secolo gli ha consentito di mantenere stabile la collocazione internazionale della sua economia, ora forse definitivamente retrocessa a un rango minore.
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Marcello de Cecco, Ma che cos'è questa crisi. L'Italia, l'Europa e la seconda globalizzazione (2007-2013), Donzelli, Roma, pagg. 284, € 18,50