Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2013 alle ore 16:25.
L'ultima modifica è del 28 novembre 2013 alle ore 09:47.

My24

Via libera del Cdm al provvedimento che «rivaluta le quote di capitale di Bankitalia secondo il documento che Bankitalia ha reso pubblico nei giorni scorsi e che chiarisce la natura dell'operazione». Lo ha detto il ministro Fabrizio Saccomanni al termine del consiglio dei ministri precisando che «la misura che riguarda il capitale della Banca d'Italia serve essenzialmente a migliorare la patrimonializzazione delle banche».

Nessun collegamento diretto con copertura seconda rata Imu
«La norma - ha spiegato Saccomanni - consente infatti alle nuove quote rivalutate di essere incluse nel patrimonio di vigilanza delle banche ai valori rivalutati correnti. Si tratta quindi - ha sottolineato il ministro dell'Economia - di un provvedimento che le banche gradiscono perché accresce la loro patrimonializzazione in una fase in cui si approssimano gli stress test sull'adeguatezza del capitale delle banche e sulla capacità di affrontare rischi di perdite. Non c'é nessun collegamento - ha aggiunto - diretto sull'operazione di copertura dell'abolizione della rata dell'Imu».

Imposta sostitutiva del 12%
Tuttavia l'operazione a regime, ossia quando il processo di riassetto azionario sarà completato, dovrebbe produrre un gettito tributario di circa 1 miliardo, perché il Dl stabilirebbe che le rivalutazioni iscritte a bilancio saranno assogettate a un'imposta sostitutiva del 12%.

Saccomanni: Bankitalia si trasformerà in public company
Il ministro ha spiegato che «Bankitalia si trasformerà in public company», parlando del provvedimento per la rivalutazione delle quote. Il tetto al 5% per la partecipazione, infatti, «lascia la porta aperta a investitori europei». Insomma sarà una struttura da public company «di cui nessuno avrà il controllo»

Da Bce primo ok limite quote al 5%
Saccomanni ha assicurato inoltre che la Bce si avvia a dare parere favorevole al provvedimento del governo sulla rivalutazione delle quote detenute in Bankitalia. «Il parere deve essere formalmente approvato dal consiglio dei governatori», ma «la proposta che conta di solito è quella della consulenza legale» che è favorevole al decreto per la rivalutazione delle quote di Bankitalia, ha assicurato Saccomanni, in conferenza stampa a palazzo Chigi, rispondendo a chi gli chiedeva se il dl avesse ricevuto parere favorevole da Francoforte. «Comunque - ha aggiunto - per quanto riguarda le preoccupazioni della Bce in termini di indipendenza della banca centrale" il provvedimento va nella "giusta direzione».

Aumento autorizzato fino a 7,5 miliardi
Nel comunicato stampa di palazzo Chigi si legge che al fine di assicurare un modello di governance che ne rafforzi l'autonomia e l'indipendenza la Banca d'Italia viene «autorizzata ad aumentare il proprio capitale mediante utilizzo delle riserve statutarie sino a euro 7,5 miliardi». La Banca potrà «distribuire dividendi annuali per un importo non superiore al 6% del capitale». Ciascun partecipante al capitale «non potrà possedere - direttamente o indirettamente - una quota di capitale superiore al 5%. Per favorire il rispetto di tale limite, la Banca d'Italia potrà acquistare temporaneamente le quote di partecipazione in possesso di altri soggetti».

Ampliato novero soggetti detentori delle quote
Il decreto amplia poi «il novero dei soggetti italiani ed europei che possono detenere quote del capitale della Banca d'Italia», si legge sempre nel comunicato stampa. I soggetti autorizzati saranno quindi: banche, fondazioni, assicurazioni, enti ed istituti di previdenza, inclusi fondi pensione. Per effetto di questa modifica normativa, «le banche potranno essere autorizzate ad includere le quote nel patrimonio di vigilanza, rafforzandone la base di capitale».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi