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Questo articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2013 alle ore 08:54.
L'ultima modifica è del 27 novembre 2013 alle ore 18:20.

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Angela Merkel (Reuters)Angela Merkel (Reuters)

Cittadinanza
«È un importante segnale del fatto che gli immigrati qui sono benvenuti - ha detto Merkel - noi vogliamo questi giovani e li vogliamo far diventare parte integrante della nostra società». Dietro queste dichiarazioni c'è una battaglia culturale di lungo corso che soltanto con l'intesa per la Grande Coalizione ha potuto compiere un passo avanti . La Spd ha fatto della doppia cittadinanza una battaglia di principio per presentare ai suoi elettori una piattaforma governativa che metta il tema dell'integrazione in primo piano. La nuova legge permetterà alle persone nate in Germania da genitori immigrati di conservare due nazionalità. Attualmente, invece, i figli di stranieri tra i 18 e i 23 anni di età devono scegliere una sola cittadinanza, il cosiddetto modello dell'opzione introdotto nel 2000. La novità non si applicherà, invece, a chi si trasferisce in Germania e acquisisce il diritto alla cittadinanza dopo un certo numero di anni. In questo caso dovrà scegliere quale nazionalità mantenere. Secondo Destatis, l'ufficio nazionale di statistica, dal 2000 in poi sono stati circa 35mila all'anno i nati in Germania da genitori stranieri: il numero totale di di persone con doppia cittadinanza ammonta attualmente a 450mila. Si tratta in gran parte dei discendenti dei lavoratori turchi emigrati negli anni Sessanta e Settanta. Attualmente in Germania vivono 6,2 milioni di stranieri, la metà dei quali di origine turca.

Europa
Annunciando l'accordo, Merkel ha sottolineato che il nuovo Governo, se nascerà, perseguirà gli stessi obiettivi di stabilità finanziaria, in Europa, messi al centro dall'Esecutivo uscente. « Sarà una grande coalizione che compirà una grande missione per la Germania. Non svilupperemo un'Unione del debito ma un'Unione di stabilità. Va mantenuto il principio che ogni Stato membro è responsabile del proprio debito» ha detto il cancelliere. Sull'unione bancaria sono state ribadite le posizioni già assunte da Berlino: ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell'Esm solo come ultima risorsa e un tetto di 60 miliardi di euro all'intervento del fondo comune.

Energie rinnovabili
La potenza generata da fonti rinnovabili sarà aumentata al 40-45% della produzione totale entro il 2025 , rispetto all'attuale 25 per cento. Soprattutto verrà riequilibrata la bolletta dei tedeschi attualmente gravata dai sussidi ai produttori di energie rinnovabili. L'obiettivo è una revisione entro l'estate del 2014 dell'attuale legge che regola il settore. Gli incentivi verranno tagliati all'eolico nelle aree dove è già molto sviluppato e mantenuti a favore dle fotovoltaico. Infine viene mantenuta la moratoria sullo shale gas.

Trasporti
Con l'introduzione di un pedaggio autostradale a solo carico degli automobilisti stranieri, Horst Seehofer ha ottenuto una vittoria personale nonostante l'opposizione iniziale di Angela Merkel. Il leader della Csu bavarese aveva promesso in campagna elettorale una tassa a carico dei non tedeschi per raccogliere il denaro necessario alla manutenzione delle strade nazionali, assai carente. Il suo pedaggio rischia di finire sul tavolo della Commissione europea perché vìola il divieto di discriminazione tra cittadini della Ue. Un modo per aggirare il problema sarà - forse - l'introduzione di un pedaggio modello-Svizzera, con acquisto annuale che viene poi detratto dalle tasse automobilistiche. Ma i costi del viaggio potrebbero lievitare, e di molto, per i camion che si vedrebbero imporre tariffe su tutte le strade e non solo sulle autostrade. Un'imposizione stimata in 2 miliardi di gettito annuo.

La formazione del Governo
Per il momento i partiti non hanno deciso la distribuzione dei ministeri. Anzi, il leader socialdemocratico Sigmar Gabriel - che dovrebbe diventare ministro dell'Economia mentre alle Finanze resterebbe Wolfgang Schaeuble - ha ottenuto che i nomi vengano diffusi dopo il referendum tra gli iscritti che si svolgerà via mail già nei prossimi giorni per concludersi il 14-15 dicembre. «È un buon risultato per il nostro Paese e ha un'impronta conservatrice» ha commentato Hermann Groehe, segretario generale della Cdu e Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo e negoziatore Spd, gli ha fatto eco parlando di un «risultato eccellente». La parola adesso passa agli iscritti e se i vertici del partito si dicono fiduciosi circa l'approvazione, altri esponenti ammettono che sarà comunque una strada in salita.

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