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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2013 alle ore 14:28.
L'ultima modifica è del 28 novembre 2013 alle ore 15:53.

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«Abbiamo parlamentari sufficienti per tenere in vita il governo ma anche viceversa». E ancora: «Attendiamo l'esito del congresso Pd per porre» la questione di un nuovo «contratto di programma che vogliamo chiamare Italia 2014». Mentre sul fronte elezioni: «Andremo con la nostra sigla e il nostro movimento di Ncd alle prossime europee». Lo ha detto il vicepremier Angelino Alfano nella conferenza stampa dei ministri del Nuovo centrodestra in Senato su legge di stabiltà e tassazione immobiliare.

Alfano: abbiamo i numeri per tenere in vita Governo
«Noi ci troviamo in una situazione privilegiata per il sostegno che i parlamentari danno a Ncd e per il consenso potenziale che ci danno i primi sondaggi» ha detto Alfano, rivendicando il peso specifico del suo partito. Nel primo caso «noi abbiamo parlamentari sufficienti per tenere in vita il Governo, ma anche viceversa». I consensi poi, ha aggiunto, sono sufficienti per far vincere il Nuovo centrodestra, «non da soli ma sotto un tetto comune dei moderati italiani».

Dopo legge di stabilità patto di programma
Nel frattempo, «dopo il congresso del Pd e l'approvazione definitiva del Ddl di stabilità» Ncd proporrà «un vero e proprio contratto di programma: Italia 2014». Alfano indica fra i punti del programma: la riforma della legge elettorale, il taglio del costo del lavoro intervenendo sul salario di produttività, l'immigrazione.

Vedremo se Renzi vorrà far cadere Governo
A chi gli chiede di commentare le mosse di Renzi e l'ipotesi di rimpasto dopo lo strappo di Forza Italia e la decadenza del Cavaliere, risponde: «Vedremo chi sarà il segretario e se come primo gesto vorrà far cadere il Governo presieduto da un esponente democratico. Spero la vicenda del Partito democratico non ricada sull'Italia e che il conto non lo paghino gli italiani». Alfano ha poi ricordato che «finora nessuno dei sottosegretari di Forza Italia si è dimesso, «né tanto meno i presidenti di commissione di Camera e Senato di Forza Italia».

Crisi formale? Spetta a Colle e Letta
Quanto alla richiesta da parte di Forza Italia che si apra una crisi formale in Parlamento, Alfano replica: «Sono valutazioni che spettano al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio, tenuto conto che la legge di stabilità é stata approvata con un voto di fiducia».

Casero: da spending e delega fiscale giù tasse su lavoro e imprese
Sul fronte della tassazione immobiliare il viceministro all'Economia Luigi Casero ha rivendicato lo stop alla seconda rata dell'Imu deciso dal Cdm. «Ieri abbiamo realizzato una promessa di questo Governo, quella di eliminare l'Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli, rimanendo all'interno dei vincoli di finanza pubblica. Lo abbiamo deciso per dare la possibilità ai cittadini di avere più soldi per i consumi e senza aumentare le tasse», ha detto Casero. E sulla prima casa, Antonio D'Alì, relatore di Ncd sul Ddl di stabilità in Senato ha infatti ricordato che il gettito si attesterà «sotto la soglia di 22 miliardi, contro 24,5 miliardi nel 2012» e i circa 20 del 2013, quando c'é però stato il blocco del pagamento dell'Imu.

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