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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2013 alle ore 18:54.
L'ultima modifica è del 28 novembre 2013 alle ore 22:54.

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Giornata di scontri a Varsavia tra tifosi delle tifoserie della Lazio e del Legia. La polizia polacca ha fermato 150 tifosi della Lazio poche ore prima della sfida di Europa League.

Tutto è iniziato all'alba, quando un gruppetto di supporter romani, rientrando in albergo, è stato aggredito da alcuni tifosi del Legia, che già all'andata avevano creato numerosi disordini a Roma. I sostenitori locali sono entrati nell'hotel che ospitava gli italiani e soltanto l'intervento delle forze dell'ordine ha limitato i danni. Forze dell'ordine che hanno perquisito poi le stanze dei laziali rinvenendo un borsone con alcuni oggetti contundenti. La polizia ha deciso quindi di fermare 17 tifosi italiani, poi processati per direttissima e liberati (tranne uno), ma obbligati a lasciare il paese con il divieto di assistere al match.

Ma nel pomeriggio la situazione non è migliorata: è rimbalzata infatti la notizia che in Ulica Marszalkowska, scelta come punto di raduno dai supporter capitolini per dirigersi insieme alla Pepsi Arena, alcuni supporter si sarebbero scontrati con le forze dell'ordine prima a parole e poi con il lancio di alcune bottiglie e sassi. Con la polizia che ha quindi deciso di fermare 150 persone per essere identificate.

Prima della partita, è stato però il ds biancoceleste, Igli Tare, a provare a spiegare l'accaduto. «Sappiamo che una settantina di nostri tifosi hanno chiesto di essere scortati dalla polizia polacca da un caffè sino allo stadio e la polizia li ha fermati senza nessun motivo. Ora stanno verificando i loro documenti - ha detto ai microfoni di Sky -. Avevano chiesto tramite la società di essere scortati allo stadio, speriamo che la cosa si chiarisca e vengano rilasciati». In conferenza stampa il tecnico Vladimir Petkovic ha commentato: «Mi spiace perché questo non fa parte del calcio e dello sport. Non si può arrivare con le famiglie e da soli in totale sicurezza, ed è un peccato. Si deve essere severi con chi sbaglia. Non so cosa è successo e cosa potrà succedere, sono gli organi ufficiali che devono decidere».

L'incontro, svoltosi in serata, ha poi visto la Lazio battere il Legia Varsavia per 2-0 con reti di Perea e Felipe Anderson; questo ha consentito ai biancocelesti di qualificarsi con un turno di anticipo ai sedicesimi di Europa League.

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