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Questo articolo è stato pubblicato il 29 novembre 2013 alle ore 17:17.

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Mercato libero, bollette più leggere. Soprattutto al nord. Secondo uno studio di SosTariffe, il salto a un'offerta diversa dal "tutelato" potrebbe tagliare dell'8% i costi di gas ed elettricità. Risparmio netto: dai 120 ai 178 euro, con percentuali in rialzo nelle regioni del settentrione. Il consumo pro-capite, o meglio, "pro-family" tra Lombardia, Veneto o Friuli è pari a sei (6) volte tanto quelle registrato nel Mezzogiorno.

Nella sola Emilia Romagna, per capirsi, il consumo di gas domestico supera i 1000 metri cubi all'anno, contro i 150 registrati in Sicilia, Calabria e Campania. La spesa? Fino ai 2mila euro. Un'offerta fuori dal mercato tutelato, secondo SosTariffe, produrrebbe una sforbiciata dell'8,3% sui costi di gas ed elettricità per le famiglie di Bologna e dintorni. Poco meno di Friuli (8,3%), Lombardia (8,5%) e soprattutto Veneto: risparmio del 9%, pari a 163 euro in meno. Includendo centro e sud, dove il consumo pro capite di gas naturale sfiora i 400 metri cubi nella sola Basilicata, la media non scende comunque sotto il 7,87%: 85,23 euro in meno rispetto alla tariffa di Maggior Tutela dell'Aeeg.

Da qui al cambio di fornitore, però, il passo è lungo. Solo l'11% delle famiglie è passato al mercato libero . «Ancora poche famiglie sono consapevoli che anche per il gas, come per la luce e per l'Adsl, è possibile cambiare fornitore e scegliere tariffe più convenienti - spiega Riccardo Tentori, direttore della divisione Utilies di SosTariffe - La procedura di cambio è facile, veloce e gratuita».

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