Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2013 alle ore 17:56.

My24

Nessuno dei sei quesiti sulla giustizia, presentati dai radicali, ha superato il quorum delle 500mila firme per essere sottoposto a referendum. Lo ha ufficializzato oggi la Corte di Cassazione. I sei quesiti sulla responsabilità civile dei magistrati, sui magistrati fuori ruolo, sulla custodia cautelare, sull'abolizione dell'ergastolo e sulla separazione delle carriere dei magistrati erano stati presentati a settembre dai radicali con l'appoggio del Pdl.

I penalisti: verificheremo eventuali irregolarità
«Verificheremo assieme al Comitato promotore dei referendum i motivi per cui numerosissime firme siano state ritenute non valide e se ciò sia dovuto a irregolarità formali dipendenti dall'attività di enti istituzionali», ha sottolineato il presidente dell'Unione Camere Penali, Valerio Spigarelli, commentando la notizia che l'ufficio referendum della Cassazione ha ufficialmente "bocciato" i sei quesiti sulla giustizia depositati a settembre dai Radicali poiché nessuno avrebbe raggiunto il quorum delle 500 mila firme valide. «Ciò che va ribadito - sottolinea il leader dei penalisti, che sono tra i promotori - è che i temi referendari non possono sfuggire all'agenda politica, soprattutto da parte di coloro, e sono tanti, all'interno e all'esterno della maggioranza governativa, che non perdono occasione per sottolineare la necessità della 'riforma della giustizia'. Se si vuole riformare la giustizia non si può che partire proprio da queste tematiche».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi