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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2013 alle ore 13:32.

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Russi e occidentali faccia a faccia oggi nella capitale ucraina sconvolta dalle manifestazioni, per una riunione dei ministri degli Esteri dell'Osce, mentre aumenta la pressione sul presidente Vitkor Yanukovych dopo il suo voltafaccia sull'associazione con la Ue. Ieri l'opposizione ha ricevuto il sostegno dei maggiori paesi occidentali, oltre che dei tre predecessori di Yanukovych, schieratisi apertamente con la contestazione filoeuropea, che protesta per la sospensione della firma dell'accordo di associazione con Bruxelles e chiede le dimissioni di presidente e governo.

Le minacce e le pressioni esercitate sull'Ucraina per allontanarla dall'Ue sono «inaccettabili», ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, riferendosi alla Russia durante un Consiglio ministeriale dell'Osce a Kiev.

Il segretario generale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Lamberto Zannier e il capo della diplomazia tedesca Guido Westerwelle ieri sera erano con i manifestanti su piazza Indipendenza, in breve Maidan (piazza) per gli ucraini, occupata da domenica dopo un manifestazione che ha raccolto oltre 100mila persone.

«Siamo qui in quanto europei a casa di europei. Le porte dell'Unione europea restano aperte» ha detto Westerwelle dopo aver incontrato i leader dell'opposizione ucraina, tra cui il pugile Vitali Klitschko.

Alla riunione dell'Osce saranno presenti circa 30 delegazioni, tra cui quella russa, con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, Westerwelle, e i ministri di vari paesi tra cui quello della Polonia, storicamente legata all'area occidentale dell'Ucraina e in prima linea negli sforzi per avvicinare Kiev alal Ue. John Kerry, capo della diplomazia americana, ha annullato la sua presenza a Kiev, ma ieri in Moldova ha espresso il suo sostegno all'opposizione, e oggi la segretaria aggiunta del dipartimento di Stato Victoria Nuland ribadisce, affermando che Washington sta con il popolo ucraino «che vuole un futuro in Europa». Dichiarazioni che cozzano con quelle di Lavrov, che ieri ha accusato gli occidentali di inviare un «messaggio sbagliato» agli ucraini.

A un domanda sulle rivendicazioni della piazza, un alto responsabile del governo molto vicino a Yanukovych ha detto che le elezioni anticipate potrebbero essere oggetto di discussioni con l'opposizione. «Dobbiamo tenere negoziati» ha detto il vicepremier Sergei Arbuzov ieri sera alla Tv. «Poi, quando ci saranno le proposte ufficiali, discuterle» ha aggiunto il 37enne Arbuzov, componente di primo piano della cosiddetta "famiglia" che circonda e consiglia il presidente. L'opposizione manifesta da due settimane contro la sospensione decisa dalle autorità del processo di associazione con la Ue, in favore di una maggiore collaborazione con la Russia.

Il rifiuto di Yanukovych, al vertice di Vilnius di venerdì scorso, di firmare l'intesa in preparazione da oltre tre anni ha convinto migliaia di manifestanti a occupare la Maidan, luogo simbolo della rivoluzione arancione del 2004, che mandò al potere i filooccidentali. La mobilitazione è esplosa dopo che la polizia sabato ha disperso con la violenza una manifestazione sulla Maidan, ferendo decine di persone. Domenica sulla Maidan erano oltre 100mila e i feriti negli scontri con la polizia centinaia. Yanukovych è da martedì in Cina in visita ufficiale e sula via del ritorno dovrebbero far scalo a Mosca. A Kiev migliaia di manifestanti sono ancora in piazza stamani, tra tende e bracieri per affrontare il gelo. «L'Ucraina è Europa» si legge sui cartelloni sulla Maidan.

Yanukovych in Cina incontra il presidente cinese Xi Jinping
Intanto, il presidente ucraino Viktor Yanukovych, duramente contestato a Kiev nell'ultima settimana, ha incontrato oggi a Pechino il presidente cinese Xi Jinping. La sua visita nella Repubblica popolare, data per incerta fino all'ultimo minuto, è venuta in uno dei momenti di massima tensione nelle strade della capitale ucraina e mentre a Kiev sono riuniti i ministri degli esteri dei paesi dell'Organizzazione per la sicrezza e la cooperazione in Europa (Osce).

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