Lungo cammino per la libertà. La storia di Nelson Mandela. Uomo libero
Ecco la storia di Nelson Mandela raccontata dal suo secondino nel giorno, l'11 febbraio 1990, in cui esce dal carcere dopo 27 anni. Uomo libero. RiP Madiba
di Riccardo Barlaam
2. Mandela / Il cancro a Robben Island
Da due anni, da quando Mandela è arrivato qui dopo l'operazione alla prostata, me lo hanno affidato in custodia. Temevano avesse il cancro: «Se mai dovesse morire, tutto il paese sprofonderebbe in un'anarchia totale», diceva il generale Munro, direttore del carcere. Da allora più che un agente penitenziario sono, per così dire, il suo maggiordomo. Anche se formalmente Mandela è ancora in carcere, dalla umida cella F3 è passato a questo villino con piscina circondato da mura e alberi alti.
Le sue giornate scorrono nel silenzio, tra la cura dell'orto e la scrittura. Io ho lasciato da parte il manganello e i mazzi di chiavi, e ho imparato a cucinare. Lo accudisco, gli preparo da mangiare. Sono il suo "angelo custode bianco", dice lui scherzando quando qualcuno lo prende in giro per la mia cucina. Decisamente diversa dalla minestra di granoturco bollito e dalla polenta che per 20 anni, mattina e sera, ha mangiato a Robben Island.
Io sono bianco, sono afrikaner. Con il tempo ho capito che l'apartheid è una fesseria. Adesso finalmente lo hanno compreso anche i leader di questo paese. La storia inizia - o meglio peggiora definitivamente - nel 1948 quando il National party di Daniel Malan vince le elezioni. Al centro del suo programma c'è una parola: apartheid, separazione.
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