Lungo cammino per la libertà. La storia di Nelson Mandela. Uomo libero
Ecco la storia di Nelson Mandela raccontata dal suo secondino nel giorno, l'11 febbraio 1990, in cui esce dal carcere dopo 27 anni. Uomo libero. RiP Madiba
di Riccardo Barlaam
1. Mandela / Un giorno come gli altri
Sveglia alle 4.30 del mattino, come sempre. E poi ginnastica nel cortile del carcere: corsa da fermo, piegamenti, duecento addominali, qualche tiro di pugilato contro il vento. Oggi, 11 febbraio 1990, dopo più di 27 anni Nelson Mandela esce dal carcere. Sembra un giorno come gli altri. O, almeno, lui tenta di farlo apparire un giorno come gli altri.
Io lo conosco. Sotto i suoi occhi liquidi oltre la gioia intravedo un po' di timore. Stanotte non ho chiuso occhio. Continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto.
Non per il caldo che in Sudafrica non dà tregua neanche a fine estate, ma per quello che succederà tra poche ore. Ah, dimenticavo: in questo sogno mi chiamo Swart, Bob Swart, e faccio il secondino. Per Mandela sono l'agente Swart.
Sono già al lavoro in cucina, più agitato di lui. Devo preparare il rinfresco: per la sua ultima mattina da detenuto arriverà tanta gente nel villino del carcere di Victor Verster, tra i vigneti e le colline verdi a nord di Città del Capo. Prima di qui ho lavorato a Robben Island, il carcere di massima sicurezza sull'isola davanti al Capo. Il più rigido di tutto il Sudafrica dove la divisione razziale è assoluta. Solo detenuti neri e secondini bianchi. Servi e padroni.
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