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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2013 alle ore 11:56.
L'ultima modifica è del 07 dicembre 2013 alle ore 12:52.

Di luminarie, addobbi, alberi di Natale giganteschi e bancarelle natalizie in ogni vicolo non ne troverete molti. Ma ogni pietra che si calpesti è un viaggio nell'Antico e nuovo Testamento e il Natale "vero" non ha un luogo più appropriato in cui incasellarsi, come una tessera di un puzzle unico al mondo. Entrare nella Chiesa della Natività a Betlemme all'approssimarsi del Natale è un'esperienza senza paragoni, per poi passare da lì alla magica e controversa Gerusalemme e, ancora, a Nazaret, alla Galilea delle meditazioni e dai paesaggi mozzafiato: che si sia credenti o no, cattolici praticanti o meno, il solo pronunciare questi nomi evoca memorie,a volte forti ma a volte impalpabili, incise indelebilmente nel nostro inconscio. La grotta in cui secondo i cristiani nacque Gesù, la casa di Maria a Nazaret, il Santo Sepolcro e il Golgota e la Via Dolorosa a Gerusalemme, il Monte degli Ulivi, il Monte delle Beatitudini e il lago di Tiberiade sono solo le principali tessere che rendono un viaggio in Israele un'esperienza da fare almeno una volta nella vita. E, anzi, a giudicare dai dati del Ministero del Turismo di Israele, una volta che ci si va, nella maggior parte dei casi poi vi si ritorna. Perché la prima e più grande sorpresa è scoprire che non ci si sente in pericolo: il timore di percepire una morsa di conflitti corrisponde poco alla realtà. Tanto che la Terra Santa macina record in termini di turismo. Nel 2012 i turisti provenienti da tutto il mondo sono stati 3,5 milioni, di cui il 60% dall'Europa: il 35% viaggia per pellegrinaggio, il 25% per divertimento, il 15% per affari. Quanto agli italiani, in 40 anni hanno raggiunto i 3 milioni, con una brusca frenata dopo l'attentato alle Torri gemelle e una decisa ripresa negli ultimi anni, a quota circa 180mila turisti l'anno e con l'obiettivo, da parte israeliana, di portarli a 200mila nei prossimi anni. In ogni caso, Israele è il Paese al mondo con la più alta percentuale di "repeaters", dopo una prima visita: il 40% ritorna.

Il viaggio
Di itinerari organizzati ce ne sono parecchi, sia leisure sia a prevalente profilo religioso. Ma Israele è uno di quei posti in cui è facile organizzarsi da sé, facendo base nell'affascinante e sempre sveglia Tel Aviv (letteralmente "collina della primavera"), per godersi anche le spiagge, oppure a Gerusalemme. La compagnia di bandiera El Al vola sia da Milano sia da Roma sia da Venezia a Tel Aviv con voli non stop, con l'eccezione del sabato (shabbat), giornata in cui non ci sono voli di El Al. Escludendo il periodo natalizio, per tutto l'inverno sono in vigore tariffe promozionali a partire da 199 euro a/. Per gli hotel c'è l'imbarazzo della scelta, pur considerando che Tel Aviv e Gerusalemme non sono a buon mercato. Per muoversi nel Paese ci si può rivolgere ai vari tour organizzati che prevedono viaggi in giornata praticamente ovunque, prenotabili negli hotel e presso gli Uffici turistici.

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