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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2013 alle ore 11:56.
L'ultima modifica è del 07 dicembre 2013 alle ore 12:52.

Il Paese offre ogni tipologia di viaggio, con un crescente interesse verso le opzioni eco-naturalistiche e gli itinerari in boutique hotel ed enogastronomici ma, volendo concentrare al massimo, ci sono tre mete da non perdere se si vuole ripercorrere il Natale cristiano: Nazareth, Betlemme, Gerusalemme. A cui aggiungere almeno due giorni nel mix culturale di Tel Aviv.
Nazaret
E' a Nazaret che l'Arcangelo Gabriele annunciò a Maria la nascita di Gesù, il figlio di Dio. Ed è a Nazaret che Gesù passà la propria infanzia. E la cittadina nella regione storica della Galilea è una tappa obbligata per un itinerario nei luoghi di Gesù: anche se le due chiese dedicate a Maria si isolano rispetto a un paesaggio arabeggiante (la maggioranza della popolazione è cittadina araba di Israele, con il 68,7% di musulmani e il 31,3% di cristiani) e un grande cartello all'avvicinarsi alla Basilica dell'Annunciazione ammonisce i cristiani dal non commettere il peccato di adorare tre divinità anziché un unico Dio. Nazaret non va visitata la domenica, perché è quasi tutto chiuso (con l'esclusione dei luoghi sacri).
Quanto all'Annunciazione, a Nazaret troverete due differenti luoghi accreditati. Per la tradizione romano-cattolica è la Basilica dell'Annunciazione, all'interno della quale si trova la "grotta" in cui si manifestò l'Arcangelo Gabriele e dove si presuppone vivesse la Sacra famiglia: si tratta della chiesa più grande del Medio Oriente e, all'entrata, spicca una statua della Vergine, bianchissima, a cui fa da sfondo un cielo solitamente blu-cobalto con le mani della Madonna nere, consumate dallo sfiorarle da parte dei credenti. Il secondo luogo è la bellissima chiesa greco-ortodossa dell'Annunciazione, da non perdere perché all'interno vi sgorga tuttora la fonte nel luogo in cui si reputa che Maria e Giuseppe si approvigionassero di acqua (è anche possibile portarla via, se si dispone di una piccola bottiglia). Per gli appassionati del genere, da vedere il negozio di spezie antiche sulla via per la chiesa greco-ortodossa, un edificio di oltre 250 anni, sotto le cui volte antiche si trovano sementi e spezie di ogni genere (www.elbabour.com; info@elbabour.com, chiuso la domenica).
Sempre a Nazaret, vale la pena salire al Monte del precipizio (Hill of the leap), dove si tengono anche vari eventi; la vecchia Sinagoga nell'Old market e lo stesso mercato (anche se, dovendo scegliere tra mercati, meglio privilegiare il Carmel market di Tel Aviv o i vari suk di Gerusalemme). Il Nazareth Village ricrea esattamente le condizioni di vita di duemila anni fa, ai tempi di Gesù, ma se si vuole avere un'idea della Nazaret originaria, che oggi è totalmente nel sottosuolo, il Convento delle sorelle di Nazaret di fianco alla basilica organizza tour guidati nel mondo nascosto delle cisterne d'acqua, delle catacombe, dei mosaici e delle case nelle antiche grotte. La Old city ha poi la più grande "collezione" di palazzi palestinesi della regione, dimore affrescate e decorate in un particolare stile veneziano, oltre al Seraya, il palazzo del Governatore della Galilea durante il periodo Ottomano.
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