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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2013 alle ore 15:24.
L'ultima modifica è del 11 dicembre 2013 alle ore 18:36.

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Questa volta lo spezzatino non era voluto. La Juve: ieri all'ora di cena, e oggi all'ora di pranzo. Un pranzo leggero. Una partita concentrata in un'ora, minuto più minuto meno. Sospesa per neve dall'arbitro portoghese Proenca, dopo la prima mezz'ora di gioco e sul risultato di 0-0, la gara di Istambul tra Galatasaray e Juventus riprende dal 31'. E tutto cambia sul piano fisico e atletico, rispetto a una partita da gestire per 90'. La situazione climatica non è migliorata gran che. Terreno del Turk Telecom Arena in pessime condizioni. C'è una fascia del campo praticamente impraticabile. Giocare alle 13 sarebbe stato meglio, sulla base delle previsioni del tempo come proposto ieri dagli organizzatori, ma la polizia turca ha preteso un'ora di ulteriore slittamento per motivi organizzativi e così, a Istambul, ha ripreso a nevicare copiosamente. Nessun cambio per Conte e Mancini rispetto alla mezz'ora giocata ieri. La Juve attacca come può e tiene in pugno con grande difficoltà la gara e nei pochi minuti del primo tempo riesce a creare un paio di occasioni, in modo particolare con Marchisio che prova a girarsi dal limite dell'area raccogliendo un cross di Vidal, ma il pallone termina sul fondo. Si affaccia anche il Galatasaray su un corner battuto da Sneijder, la palla arriva a Chejdou che calcia altissimo. Finisce il primo tempo, poco più che un riscaldamento per i 22 in campo. Il tecnico juventino è furibondo. "Questo non è calcio" grida in faccia al direttore di gara nel corso dell'intervallo. La squadra più tecnica non è certo favorita in condizioni del genere soprattutto perchè alla Juve tocca attaccare per tutta la ripresa sulla porzione di campo ghiacciata. Proteste legittime, spalleggiate anche dall'avversario Drogba, che però cadono nel vuoto. Si riprende a giocare e la Juve attacca e cerca il vantaggio, anche per poter tirare i remi in barca e ridurre al minimo i rischi di infortunio ma il tiro a giro di Pogba viene intercettato senza grandi affanni da Muslera. I turchi non sono assolutamente rinunciatari e così Drogba prende il tempo a Chiellini favorendo l'inserimento di Sneijder. L'olandese conclude fuori ma il Gala ci riprova e Buffon deve sfoderare tutta la sua classe al 56' su concusione dalla distanza dell'ivoriano ex Chelsea. Il povero Muslera è bombardato da pezzi di ghiaccio che si staccano dalla copertura dell'impianto ma questo non gli impedisce superarsi sulla conclusione angolata di Marchisio. Al 67' Lichtsteiner entra in area e crossa al centro, Asamoha prova il sinistro, troppo debole. Buon momento per la Juve con un paio di magie di Tevez ma la situazione precipita. Lancio lungo del Gala, Drogba gira di testa per Sneijder che si inserisce benissimo, batte Buffon e spegne i sogni europei dei bianconeri. Conte prova inserire prima la terza punta con Quagliarella, poi la quarta con Giovinco ma il nervosismo prende il sopravvento. La beffa è completa. Passa Mancini. E adesso sarà tempo di polemiche roventi.

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