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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2013 alle ore 15:37.
L'ultima modifica è del 13 dicembre 2013 alle ore 16:43.

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(Bloomberg)(Bloomberg)

In patria è ammirato come un divo, secondo Hao Wu uno dei dirigenti del suo gruppo addirittura più stimato di Steve Jobs negli Stati Uniti, ma è anche un giovane miliardario cinese che grazie al suo spirito manageriale è stato riconosciuto dal Financial Times come «padre del vero spirito imprenditoriale della Cina, vero innovatore in una terra di clonatori».

Stiamo parlando di Jack Ma, il fondatore di Alibaba, la colossale piattaforma cinese, che da sola sta per superare il volume di commercio elettronico di tutto gli Stati Uniti e che nel 2016 scalzerà WalMart da leader mondiale del retail e, in vista della quotazione in Borsa a New York prevista per il primo trimestre del 2014, ha una valutazione di più 190 miliardi di dollari.

Ma ha creato, in 14 anni, un'azienda dai numeri spaventosi: contribuisce al 2 per cento del prodotto interno lordo della Cina, il 70% di tutte le consegne di prodotti a privati provengono dalle vendita su Alibaba, l'80% per cento delle transazioni e-commerce cinesi avvengono attraverso i siti del gruppo. E questo, dice il Financial Times, è solo l'inizio considerando che oltre la metà della Cina è ancora offline.

I suoi meriti non sono solo professionali. Ispirandosi a Bill Gates, a maggio di quest'anno
Mister Ma si è dimesso dalla carica di amministratore delegato all'età di 48 anni per dedicarsi ad affrontare alcuni dei problemi più grandi della Cina: l'inquinamento ambientale. Continua a seguire lo sviluppo della sua azienda come presidente esecutivo ma impegnerà parte del suo tempo a migliorare la qualità della vita dei suoi connazionali: «In Cina abbiamo problemi di inquinamento di acqua, aria e di sicurezza alimentare. In 10 o 20 anni ci troveremo ad affrontare una crescita esponenziale di malati di cancro. Questo è dunque il settore in cui investirò la mia energia, i miei soldi e il mio futuro».

A colloquio con Cameron: il selfie su Twitter
Come riporta il blog ufficiale del gruppo, oltre a questo riconoscimento, il manager cinese è già stato segnalato nel 2009 sul magazine Time fra le cento persone più influenti nel mondo, nel 2011 scelto dal Wall Street Journal come uno dei 12 Global Executives più rilevanti e nel 2012 selezionato da Forbes Asia tra i 15 imprenditori che hanno contribuito a cambiare la Cina. E a conferma della sua influenza sul business globale c'è il ritratto su Twitter con David Cameron. Il 3 dicembre scorso Jack Ma era a colloquio con il primo ministro inglese, in visita in Cina. Nel meeting a porte chiuse, a cui ha partecipato anche l'ambasciatore, si è parlato su come aumentare la visibilità dei marchi britannici sui siti di ecommerce di Alibaba e di strategie per incrementare il commercio bilaterale. Alcuni giornali riportano anche che la visita di Cameron possa essere servita a persuadere Ma a snobbare il Nasdaq in favore della prossima quotazione di Alibaba alla Borsa di Londra. (l.b.)

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