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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2013 alle ore 13:24.
L'ultima modifica è del 16 dicembre 2013 alle ore 13:35.

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Sulla governace della Consob il Governo tenta il blitz. Tra le pieghe degli emendamenti presentati ieri dall'Esecutivo in Commissione Bilancio della Camera per modificare la legge di stabilità, compare anche l'esclusione della Commissione nazionale per la società e la borsa dal taglio dei costi di funzionamento previsti dal decreto Salva-Italia del Governo Monti. Raccontata così, come emerge dalla relazione governativa all'emendamento, nulla lascerebbe pensare che la stessa misura proposta dal Governo Letta vada, in relatà, nella direzione diametralmente opposta, ovvero aumentando i costi di funzionamento dell'autorità indipendente. Con quella riduzione di costi l'Esecutivo Monti, infatti, aveva scelto di taglaire tutte le "poltrone" delle autorità indipendenti riducendole da 5 a 3. Ora invece soltanto e solo per la Consob, tra tuttele authority, si è deciso di toranare a una governace con cinque membri. Il che desta più di una perpelssità facendo sorgere anche più di un interrogativo.

È quanto mai sospetto che il Governo, proprio all'indomani della scadenza di uno dei commissari della Consob (Michele Pezzinga scaduto il 14 dicembre scorso) ripristini due nuove posizioni all'interno della Consob. In questo modo il rischio di alterare gli equilibri politici di governace della Commssione è nei fatti. Con l'emendamento proposto, infatti, l'Esecutivo a breve si troverà nelle condizioni di poter nominare 3 membri del board (due nuovi ripristinati e uno in sostituzione di quello scaduto). Il tutto proprio mentre sul tavolo dell'autorità di vigilanza del mercato e della borsa tra i tandi dossier aperti spicca soprattutto quello telecom/telefonica.

Ci sarebbe poi da chidersi cosa nel pensa il nuovo Commissario straordinario per la revisione della spesa Carlo Cottarelli di questa nuova corsa al ripristino di poltrone. Anche perché con lo stesso emendamento il Governo rivede, pur non rientrando tra le autorità indipendenti, anche la governance della Sogei riportando a cinque i membri del consiglio di amministrazione di cui due dipendenti del Mef, uno delle Entrate, uno delle Dogane e un componente, individuato anche dall'esterno, che avrà funzioni di presidente e amministratrore delegato.

Intanto sulla misura proposta dal Governo e più strettamente riferita all Consob è partito il fuoco incrociato delle opposizioni (Lega Nord e Forza Italia, si chiedono appunto come questo aumento di oltrone sia compatibile con i nuovi porpositi di tagli di spesa) e della stessa maggioranza. Basti pensare che è in commissione Bilancio il capogruppo del Nuovo centro destra, Dore Misuraca, ha depositato un subemendamento sottoscritto da tutti i rappresentanti di Ncd presenti nella stessa Commisisone di Montcitorio con cui si chiede lo stralcio della norma relativa alla Consob dalla proposta di modifica presentata dal Governo. E senza un passo indietro del Governo il voto delle prossime ore in Commissione sarà particolarmente delicato.

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