Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2013 alle ore 13:20.
L'ultima modifica è del 18 dicembre 2013 alle ore 16:57.

My24
(Imagoeconomica)(Imagoeconomica)

"E' vero, il declino si è fermato. Ma i segni della rinascita non si vedono, ed ecco perché crediamo che questo progetto sia essenziale, non solo per Milano ma per l'intero Paese".
Gianfelice Rocca traccia la rotta strategica di Assolombarda, un piano triennale che affronta i nodi centrali del sistema-Italia, declinato in 50 progetti operativi tesi da un lato a rilanciare la competitività del sistema produttivo, dall'altro a rafforzare il ruolo del capoluogo come hub della conoscenza e della valorizzazione del capitale umano.

L'idea centrale è in fondo insita nei numeri del territorio, con Milano prima provincia esportatrice italiana, motore principale dell'intera Lombardia, a sua volta al top per rilevanza economica nazionale con il 21% del Pil italiano. "Se non vola Milano - spiega Rocca - non vola l'Italia. E noi vogliamo combattere per questo obiettivo".

Il piano presentato dal presidente di Assolombarda, maggiore associazione territoriale di Confindustria con oltre 5mila aziende associate che danno lavoro a 283mila addetti, parte dal presupposto di un quadro congiunturale non brillante ma soprattutto non sostenibile. "Guai a noi - scandisce Rocca - se pensiamo che questa leggera ripresa sia sufficiente, non è con questi numeri che si rilancia l'occupazione. Nella legge di stabilità si percepisce un aumento della pressione fiscale nei prossimi anni mentre non si affrontano i nodi del funzionamento dello Stato e della Giustizia. E se la stabilità si traduce in immobilismo le conseguenze possono essere drammatiche".

Una parte rilevante del piano di Assolombarda, declinato in 21 progetti operativi, è così' dedicata al mondo dell'economia, per rimettere l'impresa al centro, "anche perché - chiarisce Rocca - se le aziende non si sviluppano né l'occupazione né il Paese possono crescere, dunque non c'è futuro". I progetti riguardano innovazione, accesso al credito, rapporto tra scuola e lavoro, ma intervengono anche sui freni principali alla competitività delle imprese, cioè fisco, burocrazia e incertezza legislativa.

"Noi oggi abbiamo da un lato i costi centrali dello Stato francese - spiega Rocca - e dall'altro quelli periferici del federalismo tedesco. La situazione è insostenibile e dunque serve un nuovo schema con una profonda ristrutturazione dell'apparato statale". Il discorso di Rocca è a tutto campo, chiede ai "giovani" della politica, cioè Renzi, Alfano e Letta di "dimostrare di essere diversi"; all'Europa suggerisce maggiore flessibilità, "perché l'equazione attuale è insostenibile e il debito si ripaga con la crescita, non solo con il surplus primario"; abbraccia in pieno il progetto del neo-sergretario Pd per l'assunzione di giovani senza articolo 18, "sono totalmente favorevole, a maggior ragione se l'alternativa è il precariato o peggio ancora la strada".

La seconda sfida riguarda invece il territorio, con l'obiettivo di rendere Milano una grande area Metropolitana che competa su scala globale secondo logiche di eccellenza.
Rimettere Milano al centro, nei piani di Assolombarda, significa sviluppare progetti pluriennali comparabili a quelli di Monaco o di Barcellona, rendendo il territorio un terreno fertile per innovazione e conoscenza, capace di attrarre talenti e di sviluppare a sua volta tutte le competenze necessarie per nutrire l'apparato manifatturiero locale.
I progetti dedicati a questo capitolo prevedono così il rilancio delle start-up, le partnership con le università, il miglioramento nell'accesso ai fondi europei, lo sviluppo della green economy e della città digitale, il potenziamento della mobilità sostenibile.

Il metodo proposto da Rocca prevede l'assegnazione di ciascuno dei 50 progetti ad un responsabile operativo di Assolombarda, con un percorso che prevede una continua misurazione delle attività per valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi.
"Milano ha un grande potenziale - conclude Rocca - ma per sfruttarlo deve continuare a giocare in serie A e non retrocedere dopo una lenta asfissia. Noi vogliamo offrirci come contributori allo sviluppo, convinti che non ci sia ripresa della crescita che non passi da Milano, né sfida di competitività che non debba partire da Milano".


Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi