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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2013 alle ore 17:10.
L'ultima modifica è del 19 dicembre 2013 alle ore 20:30.

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«È pazzesco, allucinante. Ho chiamato Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria che ha già parlato con il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza e stanno cercando tecnicamente una soluzione: o un ordine del giorno o altro perché è stata votata una cosa inaccettabile». Così il segretario del Pd Matteo Renzi, su Vita, periodico del no profit, a proposito della norma introdotto al Senato dal Ncd con un emendamento al decreto Salva-Roma che decurta ai Comuni i trasferimenti in seguito ai mancati incassi dal gioco d'azzardo per aver vietato le slot machines. In precedenza su Twitter il sindaco di Firenze era intervenuto così: «Non posso spiegarlo perché è inspiegabile. Ho chiesto al Pd di rimediare».

Ridotti i trasferimenti ai Comuni che vietano le slot
L'emendamento prevede la riduzione dei trasferimenti a favore delle regioni e degli enti locali qualora siano approvate norme in materia di gioco che determinino minori entrate erariali o maggiori spese statali. La riduzione quindi sarà corrispondente all'entità delle minori entrate o delle maggiori spese.

Maroni: la lobby delle slot ha colpito ancora
Contro l'emendamento ha tuonato la Lega. «Che vergogna! La potente e ricchissima lobby delle slot e del gioco d'azzardo ha colpito ancora. Ostacoli le slot machines nel tuo territorio? Lo Stato ti taglia i trasferimenti di denaro» scrive, sul suo profilo Facebook, il presidente della Lombardia, Roberto Maroni. «La bastonata ai sindaci e alle regioni che lottano contro il gioco d'azzardo - denuncia Maroni - arriva in Senato con l'emendamento presentato dal Nuovo Centrodestra al decreto "Salva Roma" e approvato con i voti di 140 senatori di Partito Democratico, Scelta Civica e Nuovo Centrodestra».

Chiavaroli (Ncd): nessun intento punitivo
Frena l'autrice del contestato emendamento, Federica Chiavaroli (Ncd): «Il mio emendamento non voleva avere nessun intento punitivo nei confronti degli enti locali che adottano misure restrittive nei confronti del gioco d'azzardo. Voleva solo essere un'indicazione circa la necessità di convocare un tavolo tra governo e comuni per capire come vadano ripartite le competenze. Obiettivo: evitare che si ingenerino contenziosi che rischiano di essere numerosi a carico dello Stato».

Odg Pd, concertazione governo-Comuni su gioco azzardo
Intanto i senatori del Pd hanno presentato un ordine del giorno al dl Salva Roma sulla questione del gioco d'azzardo. In particolare, si chiede al governo di attivare «in via preventiva all'attuazione della legge, una concertazione con comuni e regioni» per fare il punto su competenze e rischi del gioco d'azzardo e per concordare «le eventuali modifiche da apportare in sede legislativa, al fine di evitare la collocazione di sale gioco in prossimità di luoghi sensibili e di rimuoverle, qualora così collocate».

Renzi: mi impegno a equiparare detrazioni per onlus e partiti
Renzi si è anche impegnato ad equiparare le detrazioni per le donazioni a onlus e partiti. Quelle ai partiti, in base al decreto legge approvato dal governo, sono al 37 per cento sino a 20mila euro e al 26% fino a 70mila euro mentre per le onlus si può detrarre il 26% fino a 2mila euro. «È inaccettabile» ha detto Renzi nell'intervista al periodico del terzo settore "Vita", assicurando che il Pd bloccherà questa «ingiustizia». «Non è possibile - ha aggiunto - che ci sia una corsia preferenziale per i partiti penalizzando il non profit. Ci deve essere parità di regole e questo è fondamentale».

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