Château Lafite e gioielli Bulgari, gli acquisti dei paperoni asiatici per Natale
Automobili di lusso, con gli interni in pelle rossa. Etichette di vino da migliaia di dollari. Residenze di lusso in centro a Manhattan oppure sotto la Torre Eiffel. Ecco quali sono gli acquisti di lusso preferiti dai miliardari asiatici, mercato in crescita su cui puntano molti brand del made in Italy
a cura di Fernanda Roggero, Corrado Canali, Michela Finizio, Giulia Crivelli e Gianni Rusconi, Giovanna Mancini
5. Acquisti dei nababbi asiatici per Natale / Ville e dimore di pregio
Otto piani da sogno nel cuore dell'Upper East Side di New York. Questo è l'ultimo acquisto della 48enne multimiliardaria cinese Zhang Xin, cofondatrice - nel 1995 insieme al marito Pan Shiyi - e presidente di Soho China, società nel campo degli immobili con interessi prevalenti a Beijing e Shanghai. Il miliardario cinese Lam Kok, invece, è rimasto vittima di un recente incidente aereo a pochi chilometri di quel paradiso che aveva da poco comprato: un castello con vigneti nella regione francese del Dordogne. Da Manhattan alle campagne francesi, insomma, i driver nelle scelte di acquisto di un'abitazione all'estero da parte di cittadini cinesi (e asiatici più in generale) sono diversi: il lusso sfrenato, ma anche la qualità della vita, ottime scuole dal liceo all'università, la sicurezza di vedere i propri capitali investiti nel mattone rimanere stabili nel tempo e possibilità di ottenere la residenza o meglio ancora la cittadinanza. E se era Londra fino a ieri la meta preferita, meta sicura e rifugio di capitali, location dove vivere e portare i propri figli a studiare, oggi si cercano anche nuove frontiere.
La capitale inglese ha beneficiato di una corsa all'acquisto del mattone residenziale e non. Qui gli investitori asiatici negli ultimi 18 mesi sono stati tra gli investitori più attivi - cinesi e abitanti di Hong Kong sono stati coinvolti nel 7,4% delle transazioni nel segmento prime del mercato londinese e nel 25% delle vendite di nuove costruzioni (battendo gli stessi inglesi). Oggi però con i prezzi in continua ascesa - a Belgravia ormai il metro quadrato costa in media 16.500 euro - diventa un mercato meno competitivo e spinge gli investitori orientali a guardare anche altrove. Anche perché iniziano a diffondersi i timori di un possibile rischio di creazione di una bolla nella capitale britannica.
Al secondo posto potrebbe essere adesso la volta di Parigi. Ma anche delle cinque maggiori città tedesche e di Milano e Roma, dove peraltro investitori cinesi sono già attivi anche se in chiave riservata nell'acquisto di interi stabili e di hotel di medio livello. In generale i "paperoni" asiatici investono, in chiave privata, cifre che vanno da 100mila a cinque milioni di dollari. E si orientano solitamente su abitazioni di alto livello.
A riscuotere interesse tra i paperoni asiatici ci sono anche Paesi in cui l'acquisto del mattone si abbina alla cittadinanza come Antigua e Barbuda nei Caraibi, il Canada - altra meta ricercata soprattutto dai cinesi -, Panama, in Europa invece Portogallo, Austria, Bulgaria, Germania o ancora in Asia e Oceania Hong Kong, Singapore, Nuova Zelanda, Australia. Meta importante, fuori dall'Asia, infine restano ancora gli Stati Uniti, dove il 53% degli acquisti complessivi si dirige verso la California.
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