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Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2013 alle ore 14:11.
L'ultima modifica è del 28 dicembre 2013 alle ore 17:49.

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Conferenza stampa dei genitori che hanno i figli in cura presso gli ospedali civili di Brescia con il metodo stamina (LaPresse)Conferenza stampa dei genitori che hanno i figli in cura presso gli ospedali civili di Brescia con il metodo stamina (LaPresse)

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha selezionato i nomi che comporranno il nuovo Comitato scientifico chiamato a valutare il protocollo Stamina, ai fini di un'eventuale sperimentazione. Lo comunica in una nota lo stesso ministero, precisando che la nomina è avvenuta in esecuzione dell'ordinanza del Tar del Lazio e tenuto conto di quanto indicato dall'Avvocatura generale dello Stato.

Il nuovo Comitato
Il Comitato sarà così composto. Presidente: Mauro Ferrari, Ph.D., presidente e Ceo dello Houston Methodist Research Institute; vice presidente esecutivo dello Houston Methodist Hospital; professore presso il Weill Cornell Medical College, New York; presidente della Alliance for NanoHealth. Componenti: Sally Temple, Ph.D., direttore scientifico del Neural Stem Cell Institute, NY (esperto staminali straniero); Curt R. Freed, M.D., Capo divisione e professore presso l'University of Colorado (School of Medicine) (esperto staminali straniero); Vania Broccoli, capo unità della Divisione di neuroscienze Stem Cell Research Institute, Ospedale San Raffaele Milano (esperto staminali italiano); Francesco Frassoni: direttore centro cellule staminali e terapia cellulare Ospedale Giannina Gaslini Genova (esperto staminali italiano); Carlo Dionisi Vici, malattie metaboliche, Dipartimento di pediatria, Ospedale pediatrico Bambino Gesù Roma (clinico esperto terapia cellulare); Antonio Uccelli, Centro per la sclerosi multipla dell'Università di Genova, Neuroimmunologia del Centro di eccellenza per la ricerca biomedica (Cebr) (clinico esperto terapia cellulare).
Nel nuovo comitato il presidente Mauro Ferrari, «figura garante di alto livello, non della materia ma riconosciuto internazionalmente per qualità scientifica», puntualizza il ministero, è «accompagnato da due esperti di staminali stranieri, due esperti italiani più due clinici, uno di interesse metabolico e uno neurologico, entrambi noti in campo di terapia cellulare».
Nella scelta dei nomi del nuovo comitato scientifico, istituito «in esecuzione dell'ordinanza del Tar del Lazio e tenuto conto di quanto indicato dall'Avvocatura generale dello Stato», ricorda il dicastero, «sono stati seguiti i seguenti criteri: che gli esperti a) non risultino avere preso posizione sulla sperimentazione che sono chiamati a valutare; b) che siano individuati in base ai criteri vigenti nella comunità scientifica per identificare la qualità della relativa produzione (tra i quali l'h-index e il c-index) e che siano, tra l'altro, responsabili attivi di centri o istituzioni dedicate; c) che siano in possesso di professionalità 'clinica' per la valutazione delle cartelle cliniche».

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