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Questo articolo è stato pubblicato il 31 dicembre 2013 alle ore 21:16.
L'ultima modifica è del 31 dicembre 2013 alle ore 21:50.

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Casini: il più bel messaggio di Napolitano
«Forse è il più bel messaggio del Presidente Napolitano di tutti questi anni perché ha parlato con gli italiani più che degli italiani, chiedendo che si realizzi sulle riforme e sulla nuova legge elettorale un'intesa tra maggioranza ed opposizione: le regole del gioco democratico appartengono a tutti». Lo scrive in una nota Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari esteri del Senato e leader dell'Udc. «Nel ricordo dei Marò, dei nostri caduti e degli impegni per l'Europa si è ritrovato il senso del ruolo internazionale dell'Italia che deve essere, anche per il futuro, all'altezza delle proprie tradizioni. Le riforme obbligate e urgenti che il Presidente ha richiamato per dare risposte al disagio sociale hanno trasmesso un forte segno di speranza e non certo di rassegnazione».

Brunetta: la realtà è un'altra, subito al voto
«Rischio di retorica da Napolitano: la realtà è altra. Con Parlamento delegittimato e governo inadeguato riforme impossibili. Subito al voto». Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. E Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato in un tweet: «Giusto criticare tendenze distruttive, ma chi distrusse il governo Berlusconi frutto di un libero voto?».

Grillo: a gennaio impeachment
«A gennaio presenteremo l'impeachment contro Napolitano, spero che come Cossiga si dimetta prima. Lo dico per lui. Non può più permettersi di bloccare un Paese». Lo afferma il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, nel suo "contro-discorso" di fine anno.
«Questo parlamento di nominati che hanno tratto beneficio dal Porcellum non ha l'autorità per definire una nuova legge elettorale. Si deve ripristinare la legge precedente, il Mattarellum, e andare alle elezioni. Il nuovo Parlamento discuterà la nuova legge. Non si può chiedere a dei ladri di fare una legge sui furti», aggiunge Grillo.
Quanto alle elezioni Europee «il M5S parteciperà per vincerle, per ridare all'Italia un ruolo centrale in Europa. Le politiche economiche europee - continua Grillo - sono contro gli interessi nazionali, dettate dagli interessi tedeschi, le ricontratteremo e se necessario disdetteremo accordi firmati da altri governi che non hanno mai sentito la necessità di informare o consultare gli italiani come Monti cha ha firmato un taglio di 50 miliardi all'anno dal 2015 nel bilancio dello Stato per 15-20 anni. Qualcosa di diverso l'Europa sarà se il M5s arriverà in Europa ma ci arriverà, ci arriverà. Voglio solo farvi un augurio: non ho detto parolacce e non ho gridato, forse non mi riconoscete per la strada mi dicono non gridi e non bestemmi. Da persona normale vi dico: vinceremo e che la forza sia con voi e con Obi One Kenobi».

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