Tanti auguri alla Rai. Sessant'anni di storia dell'Italia (e degli italiani). L'album delle trasmissioni
Sessant'anni di tv. Dopo una fase di sperimentazione, il 3 gennaio del 1954 la Rai dà inizio alle trasmissioni. Poco dopo le undici del mattino appare sullo schermo Fulvia Colombo. La prima presentatrice della storia della tv pubblica inaugura il Programma Nazionale, l'attuale Rai 1, e sempre lo stesso giorno va in onda il primo telegiornale. Inizia il regolare servizio di televisione. I principali trasmettitori sono a Roma, Milano, Napoli, Torino e Monte Peglia, in Umbria. Nel tardo pomeriggio l'appuntamento è con la "Domenica sportiva". Il primo programma è "Arrivi e partenze", condotto da Mike Bongiorno, una trasmissione dedicata ai vip in transito a Roma. L'Italia uscita dagli anni difficili della ricostruzione, il Paese che si avvicina a conoscere il boom economico comincia così a sognare. Il tubo catodico ammalia. All'inizio i televisori sono pochi. Le famiglie si incontrano nei bar o a casa dei pochi fortunati che se li possono permettere. Da allora la rivoluzione tecnologica è continua: dal bianco e nero al colore, dalla pellicola all'elettronica fino al digitale. Ecco alcune delle trasmissioni che hanno fatto la storia della Radiotelevisione italiana.
di Andrea Carli
8. L'impossibile diventa possibile: 20 luglio 1969, l'uomo va sulla Luna. E le telecamere sono lì a raccontare
Ha toccato! Ha toccato il suono lunare!«. A 45 anni di distanza le parole di Tito Stagno, il conduttore del Tg che la sera del 20 luglio 1969 annuncia lo storico allunaggio, suscitano ancora emozione. L'uomo va sulla Luna e le telecamere della Rai sono lì a raccontare i primi passi dell'astronauta Neil Amstrong. Le immagini negli occhi di milioni di italiani, tutti con il fiato sospeso davanti alla televisione.
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