Tanti auguri alla Rai. Sessant'anni di storia dell'Italia (e degli italiani). L'album delle trasmissioni
Sessant'anni di tv. Dopo una fase di sperimentazione, il 3 gennaio del 1954 la Rai dà inizio alle trasmissioni. Poco dopo le undici del mattino appare sullo schermo Fulvia Colombo. La prima presentatrice della storia della tv pubblica inaugura il Programma Nazionale, l'attuale Rai 1, e sempre lo stesso giorno va in onda il primo telegiornale. Inizia il regolare servizio di televisione. I principali trasmettitori sono a Roma, Milano, Napoli, Torino e Monte Peglia, in Umbria. Nel tardo pomeriggio l'appuntamento è con la "Domenica sportiva". Il primo programma è "Arrivi e partenze", condotto da Mike Bongiorno, una trasmissione dedicata ai vip in transito a Roma. L'Italia uscita dagli anni difficili della ricostruzione, il Paese che si avvicina a conoscere il boom economico comincia così a sognare. Il tubo catodico ammalia. All'inizio i televisori sono pochi. Le famiglie si incontrano nei bar o a casa dei pochi fortunati che se li possono permettere. Da allora la rivoluzione tecnologica è continua: dal bianco e nero al colore, dalla pellicola all'elettronica fino al digitale. Ecco alcune delle trasmissioni che hanno fatto la storia della Radiotelevisione italiana.
di Andrea Carli
7. L'ora del varietà: Studio Uno con Mina
L'intrattenimento leggero entra nella tv in bianco e nero degli anni Sessanta. Il 21 ottobre del 1961 va in onda sul Programma nazionale Studio Uno. Il varietà, che prendeva in nome dallo studio uno della Rai di via Teulada dove veniva registrato, era condotto dalla cantante Mina, padrona di casa affiancata da partner maschili che si avvicendavano. Fra questi Paolo Panelli e Alberto Lupo. Studio Uno ha fatto da trampolino di lancio per molti artisti: da Don Lurio alle gemelle Kessler, al Quartetto Cetra. Famosi i duetti di Mina con Totò, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Nino Manfredi (solo per citarne alcuni).
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