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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2014 alle ore 12:12.
L'ultima modifica è del 03 gennaio 2014 alle ore 12:38.

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Lo sbarco dei migranti al porto di AugustaLo sbarco dei migranti al porto di Augusta

DALLA NAVE ZEFFIRO. Guerre e fame nei Paesi dell'Africa subashariana. Crisi siriana e instabilità politica nel Medio Oriente sono la miscela esplosiva che sta scaricando sulle coste italiane migliaia di migranti tra cui molte donne e bambini. Nelle prime 48 ore del 2014 le cinque unità della Marina militare italiana impegnate nell'operazione Mare Nostrum hanno soccorso complessivamente più di mille persone a bordo di imbarcazioni precarie che avevano lasciato le coste della Libia a cavallo di Capodanno e che senza un intervento delle navi italiane sarebbero andati incontro a rischi elevatissimi.

Lo slogan del premier Letta, ossia trasformare il Mediterraneo da mare di morte in mare di commerci e di vita resta però ancora in gran parte inascoltato dagli altri Paesi europei del Mediterraneo come Malta e Grecia che, pur sostenendo l'impegno italiano e contribuendo al rafforzamento dell'agenzia Frontex per il controllo delle frontiere esterne dell'Unione non hanno mandato loro unità a rafforzare il dispositivo italiano.

Paradossalmente soltanto la Slovenia che ha una miniflotta composta da due sole unità ha inviato ad Augusta un pattugliatore d'altura, il Triglav, uscito ieri per perlustrare lo specchio di mare di fronte a Pozzallo. Nave Zeffiro ai comandi del capitano di fregata Marco Antoniazzi e reduce dalla missione internazionale antipirateria nell'Oceano indiano, dal 27 dicembre è entrata a far parte del dispositivo di Mare Nostrum. Nella giornata di ieri per la prima volta è stata impegnata in un'azione di salvataggio di migranti. Operazioni che seguono ormai un protocollo collaudato con i controlli sanitari già a bordo, i check di sicurezza affidati a un team del Reggimento San Marco e l'assistenza per donne e bambini.

La notte scorsa nave Zeffiro ha sbarcato ad Augusta i primi 233 migranti (quasi tutto provenienti dal Mali) ad Augusta e ora sta dirigendo nuovamente verso le zone di operazioni con rotta Sud-Est verso Lampedusa. A fine giornata incrocerà l nave anfibia San Marco che fa il percorso inverso con a bordo oltre 800 migranti soccorsi nelle ultime ore da navi Sirio e Urania. La San Marco arriverà sabato mattina nel porto di Augusta dove verranno effettuate le procedure di sbarco e di identificazione dei migranti tra cui molte donne e bambini. L'ammiraglio Francesco Sollitto, comandante delle operazioni Mare Nostrum spiega che tutte le operazioni di soccorso si sono svolte in sicurezza e dalle prime informazioni raccolte non vi sono situazioni di particolare emergenza e gravità nonostante l'alto numero di migranti. In due mesi e mezzo le unità impegnate in Mare Nostrum hanno soccorso circa 5000 migranti. Nel corso di tutto il 2013 sono arrivati in Italia al Canale di Sicilia oltre 40mila migranti. I morti accertati sono stati oltre 700, 366 solo nella tragedia vicino a Lampedusa il 3 ottobre scorso.

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