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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2014 alle ore 14:56.
L'ultima modifica è del 08 gennaio 2014 alle ore 16:02.

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Il codice contro il Cyber-bullismo va online. Per 45 giorni le persone potranno suggerire modifiche o integrazioni. È stata approvata oggi, durante la riunione tecnica dedicata a combattere il cyberbullismo, la prima bozza del Codice di autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del fenomeno. La soluzione è stata ritenuta necessaria anche a seguito dei gravi fatti di cronaca che hanno visto alcuni giovanissimi arrivare a gesti estremi dopo essere stati oggetto di insulti e diffamazioni su Internet.

Il tavolo con istituzioni, associazionei e operatori
Al tavolo presieduto dal vice ministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà, partecipano rappresentanti delle istituzioni (Mise, Agcom, Polizia postale e delle comunicazioni, Autorità per la privacy e Garante per l'infanzia), delle Associazioni (Confindustria digitale, Assoprovider ecc.) e degli operatori (Google, Microsoft ecc.).
Il Codice concordato viene messo per 45 giorni da oggi a consultazione pubblica sul sito del ministero (www.sviluppoeconomico.gov.it) per ottenere ulteriori suggerimenti dagli utenti del web.

Primo caso di autoregolamentazione
È il primo caso di autoregolamentazione con lo scopo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo, di promuovere un uso positivo della Rete e di far conoscere - a chi ha meno strumenti di tutela- i meccanismi di sicurezza predisposti dagli stessi operatori del settore.
Il Codice di autoregolamentazione prevede che gli operatori della Rete, e in particolare coloro che operano nei servizi di social networking, si impegnino ad attivare appositi meccanismi di segnalazione di episodi di cyberbullismo, al fine di prevenire e contrastare il proliferare del fenomeno.

Le modalità di segnalazione degli abusi
I meccanismi e sistemi di segnalazione dovranno essere adeguatamente visibili all'interno della pagina visualizzata; semplici e diretti, in modo da consentire anche a bambini e adolescenti l'immediata segnalazione di situazioni a rischio e di pericolo.
Gli operatori hanno convenuto che l'efficacia di questi meccanismi di segnalazione e di risposta è l'unico strumento possibile di controllo del fenomeno, per evitare che le azioni di bullismo siano ripetute nel tempo, amplificando così gli effetti che la condotta del cyberbullo ha in Rete sulla vittima. Secondo Catricalà è «il primo risultato concreto del tavolo tecnico sul fenomeno. Voglio esprimere la mia soddisfazione per la collaborazione ricevuta non solo dalle Istituzioni ma anche dagli operatori della Rete su un tema così delicato e rilevante per la vita dei nostri giovani e giovanissimi».

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